Etiopia – 10 milioni di persone a rischio fame: trafficanti di esseri umani pronti ad approfittare della siccità

09 Marzo 2016

(ANS – Addis Abeba) – Le ripercussioni del fenomeno climatico “El Niño” stanno spingendo migliaia di famiglie etiopi a lasciare le campagne per spostarsi nelle grandi città. I rischi sono lo sfruttamento e la migrazione illegale verso Europa e Medio Oriente. “L’emergenza siccità in Etiopia è ormai al limite. E i trafficanti di esseri umani sono pronti ad approfittare della crisi” è l’allarme lanciato dal Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS) insieme ai Salesiani dell’Etiopia.

L’Etiopia sta sperimentando una delle peggiori siccità degli ultimi 60 anni. La più lunga stagione delle piogge (kiremt), che rifornisce d’acqua oltre l’80% dell’agricoltura locale, nel 2015 non si è manifestata. E oltre 10 milioni di persone sono a rischio fame. Secondo l’ONU, la produzione agricola nelle regioni colpite è crollata dal 50 al 90% e il Governo etiope ha dichiarato lo stato di emergenza.

Molte famiglie abbandonano le campagne e si recano nelle città. “Qui, però, non trovano aiuto e spesso nemmeno dove dormire. In questa situazione è elevato il rischio che molti di loro cadano vittime dei trafficanti e vengano spinti a partire e poi sfruttati e schiavizzati” sottolineano il signor Lotta e don Estifanos Gebremeskel, Superiore della Visitatoria salesiana dell’Etiopia.

Si stima che dal paese partano, ogni anno, circa 500.000 persone, un dato che raddoppia se si considerano anche i migranti illegali e vittime della tratta.

“Una crisi così grande necessita di una risposta pronta – continua il Presidente del VIS –. Lavoriamo accanto ai Salesiani in collaborazione con istituzioni e associazioni locali per aiutare la popolazione a superare questa terribile siccità. Servono risposte all’emergenza, ma è necessario anche costruire infrastrutture che possano durare nel tempo”.

Attualmente, sfruttando i pozzi profondi costruiti dal VIS negli ultimi anni, si sta distribuendo acqua in scuole, strutture cliniche e di primo soccorso, centri per bambini di strada, diocesi e centri di tutela delle donne. L’obiettivo è sostenere nella fase d’emergenza 12.000 persone delle regioni Somali, Tigray, Oromia e della Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud (SNNPRS, in inglese).

Nel paese è attivo anche il progetto “Stop Tratta”, del VIS e l’associazione Missioni Don Bosco di Torino, che mira a contrastare il traffico di esseri umani, attraverso la sensibilizzazione dei potenziali migranti e la creazione di progetti di sviluppo sul territorio.

InfoANS

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