Italia – “Love”: “Offrire un’educazione alle giovani costrette a prostituirsi per fermare questa schiavitù moderna”

13 Aprile 2018

(ANS – Roma) – “Misiones Salesianas” – la Procura Missionaria Salesiana di Madrid – ha presentato ieri, 12 aprile, durante una colazione di lavoro per giornalisti, il documentario “Love”, diretto dal regista Raúl de la Fuente. Il cortometraggio racconta la drammatica realtà nella quale sono obbligate a vivere le ragazze di Freetown, in Sierra Leone. Queste giovani, tutte minorenni, sono costrette a prostituirsi per procurarsi un pasto o per pagarsi gli studi. Insomma, devono vendere il loro corpo per riuscire a vivere.

Per la strada vengono derise, insultate, maltrattate. Sono povere e spesso contagiate da malattie che nemmeno conoscono. Il documentario, però, non racconta solo di dolore e sofferenza. Mostra anche l’impegno dei Salesiani che, in un Paese povero come la Sierra Leone, aiutano le ragazze costrette a prostituirsi, togliendole dalla strada e offrendo loro la possibilità di studiare, di curarsi e costruirsi così un futuro.  
Aiutare queste ragazze è infatti l’obiettivo principale della ONG salesiana Don Bosco “Fambul” (che nella lingua del posto significa “Famiglia”) di Freetown, diretta da don Jorge Crisafulli, missionario salesiano, che ieri a Roma ha partecipato alla presentazione del documentario.

“Sono tante le giovani che in Sierra Leone si guadagnano da vivere come prostitute – ha spiegato don Jorge Crisafulli – Ma parlando con loro ci si rende conto che sono solo bambine. Pensano come bambine, si comportano da bambine e hanno diritti da bambine! I Salesiani a Freetown offrono loro un’alternativa alla strada, una via per uscire da questa schiavitù moderna. Viene data loro la possibilità di studiare e di ricevere un’educazione. È importante che si comprenda che queste ragazze non sono oggetti, ma persone”.

Una delle protagoniste del documentario è Aminata e la sua è una storia di speranza e riscatto.

Orfana e proveniente da una famiglia poverissima, Aminata era costretta a prostituirsi dall’età di 13 anni. Grazie all’incontro con Don Bosco Fambul, oggi questa giovane è diventata una parrucchiera ed è tornata a vivere con sua nonna. Aminata è un esempio concreto di come la missione salesiana a Freetown possa essere una risposta alla sofferenza e allo sfruttamento a cui sono sottoposte le ragazze.

Il documentario, che è già stato presentato nei giorni scorsi a Bruxelles e Ginevra, arriverà ora in altre città europee. Dopo Roma, sarà oggi a Vienna, poi Bonn e nelle prossime settimane in tour nelle città spagnole.

InfoANS

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