Repubblica Democratica del Congo – Andrew Wood, SLM: “Cosa ho imparato negli ultimi 365 giorni”

21 Dicembre 2018

(ANS – Lubumbashi) – Andrew Wood è un giovane statunitense che ha trascorso un anno di volontariato in Repubblica Democratica del Congo, attraverso il programma “Salesian Lay Missioner” (SLM). Al termine di questo suo servizio, presenta 11 insegnamenti che ha appreso.

Sii grato per il cibo americano

In verità il cibo di qui mi piace. È stato un processo: quando sono arrivato mi sono reso conto che fondamentalmente ci sono le stesse poche cose da mangiare ogni giorno, ma dopo molti mesi di abitudine (e problemi di stomaco), sono arrivato ad apprezzare questo cibo. Però, amici, lasciatemelo dire: mi viene l’acquolina in bocca quando ripenso al cibo americano e non mangio la stessa cosa ogni singolo giorno.

Calcio = il perfetto argomento da conversazione

La mia conoscenza del calcio è stata un grande vantaggio. Non so cosa dire? “Che ne dici di un commento sull’ultima partita?”, oppure una domanda sulla loro squadra del cuore o una battuta su Neymar… Quasi sempre funziona.

Tutto quanto è una questione di prospettiva

Il cambiamento di prospettiva ha segnato il mio tempo qui. Nei momenti in cui mi sembra che con il mio piccolo compenso mensile sia difficile da vivere, guardo appena fuori dalla mia porta all’uomo storpio che implora qualche centesimo di dollaro. O se sono turbato dal fatto che l’acqua o l’elettricità non funzionino (praticamente il 50% del tempo), cammino lungo la strada e vedo tutte le case che non hanno nemmeno gli allacci idrici o elettrici. E quando tieni in braccio un bambino trovato abbandonato in strada, e che forse non ha molto da vivere: come puoi, dopo, guardare il mondo allo stesso modo?

Indossare occhiali da sole riflettenti

Sorprendentemente, essere costantemente raggiunto e importunato da sconosciuti che vogliono parlare o mendicare per strada non è la mia attività preferita. Circa sei mesi fa ho preso degli occhiali da sole super economici e riflettenti. Questa semplice cosa ha davvero ridotto del 50% gli incontri con le persone troppo amichevoli/aggressive sulla strada. E aiutano anche a negoziare i prezzi nei mercati. Ora raramente vado da qualche parte senza questi occhiali da sole.

La cultura è molto più radicata di quanto pensiamo

Prima di venire in Africa, non mi ero mai reso conto di quanto la cultura tocchi ogni parte della nostra vita. Qui ho dovuto imparare di nuovo così tanto del modo in cui interagisco con gli altri, e continuo a sbagliare per abitudine. Per esempio, qui, il modo in cui ti vesti dice alle persone cosa pensi di loro, non è solo quello che ti sentivi di indossare al mattino. Passare vicino a persone che conosci e che sono impegnate in una profonda conversazione è ritenuto piuttosto scortese, perché è come se le evitassi.

È impossibile trasmettere appieno la ricchezza e la bellezza della cultura congolese, ma il mio modo di guardare è cambiato su tante cose. Mettere la famiglia al primo posto ed essere totalmente aperti e gentili con gli estranei sono solo alcune delle bellissime sfaccettature della cultura qui.

Il pane è uno spuntino economico

Onestamente, non c’è molto altro da dire. Semplicemente è buono e a buon mercato. Ho mangiato molto pane quest'anno.

L’abbigliamento africano è la cosa migliore dopo il pane a fette

I vestiti vivaci e multicolori che vendono qui sono diventati per me una dipendenza, e, beh, fondamentalmente, quando tornerò negli Stati Uniti indosserò tutti vestiti dai colori vivaci e con motivi africani. Preparatevi.

Dimmi il prezzo reale

Hey! Sei stanco di andare al mercato o di prendere un taxi, e di ricevere regolarmente un prezzo almeno doppio di quello praticato a tutti gli altri, a causa del colore della tua pelle? Sì, anch’io. Ci deve essere un modo migliore! Prova ad iniziare a scherzare. “Mi stai facendo il prezzo da bianco, vero? Dimmi il costo reale”. Scherzare aiuta sicuramente e mostra loro che conosci i prezzi reali, e di solito poi il prezzo finale scende di parecchio.

Le persone sono gentili

Per ogni problema che ho avuto con persone immature che mi perseguitano ho avuto altrettanti incontri meravigliosi con persone gentili, che hanno pagato per me perché sono un volontario, pure se loro sono povere; che mi hanno invitato a casa loro; che mi hanno chiesto di fare una foto con loro o i loro bambini; che mi hanno guidato da qualche parte o che mi hanno messo in guardia dai ladri. Proprio questa domenica un ragazzo della mia parrocchia che a malapena conoscevo mi ha presentato sua moglie e la loro bambina neonata e mi ha detto: “Se fosse stato un maschio l’avrei chiamato come te!”

Il sole è meglio qui

Durante il tardo pomeriggio e la sera ti guardi intorno a vedi tutto dipinto di giallo e una palla gigante di fuoco appesa nel cielo, e ti rendi conto di una semplice verità: il sole qui è semplicemente migliore.

Amo il Congo

Ho passato molto tempo a riflettere sulla vita qui, sul partire e su ciò che mi lascerò alle spalle. E non mi sento minimamente pronto a lasciare questa vita, questo luogo, questa gente. Raramente sono stato più felice di quanto sono qui ogni giorno, e senza diminuire l’emozione di rivedere la mia famiglia e i miei amici in America, mi sento davvero triste di andarmene. Sto già pianificando il mio ritorno.

365 giorni. A volte è sembrato così lungo, altre volte così breve. Ma questi 365 giorni della mia vita sono stati un tempo di felicità incalcolabile, un mondo nuovo in cui sono stato immerso, pieno di bellezza. Strano come 365 giorni possano cambiare tutto.

InfoANS

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