Vaticano – “Orientamenti pastorali sulla Tratta di persone”. L’attenzione della Chiesa e del mondo salesiano su questo “flagello atroce”

17 Gennaio 2019
Foto: © Sezione Migranti e Rifugiati (M&R)

(ANS – Città del Vaticano) – Papa Francesco non ha mai nascosto la sua grande preoccupazione verso il fenomeno della tratta di persone, che miete milioni di vittime - uomini, donne e bambini. È una preoccupazione non solo del Papa, ma di tante persone, dentro la Chiesa e non solo, che si danno da fare per contrastare quello che lo stesso Santo Padre definisce un “flagello atroce” e una ferita “nel corpo dell’umanità contemporanea”. Nel lungo cammino di riflessione e di azione che la Chiesa sta conducendo sul tema, vengono diffusi oggi gli “Orientamenti pastorali sulla Tratta di persone”.

Per affrontare il problema della tratta e della schiavitù di esseri umani, durante il 2018, la Sezione Migranti e Rifugiati (M&R) del Dicastero vaticano per il Servizio della Sviluppo Umano Integrale ha organizzato due consultazioni con vescovi, coordinatori pastorali, ricercatori, operatori professionisti e rappresentanti di organizzazioni impegnate in questo settore. I partecipanti si sono scambiati esperienze e punti di vista, affrontando gli aspetti rilevanti del fenomeno. Si è pure analizzata la risposta globale della Chiesa, specificandone i punti di forza e le debolezze, le opportunità politiche e pastorali, come pure la necessità di un potenziamento del coordinamento a livello mondiale.

Questo processo, durato sei mesi, ha dato vita agli “Orientamenti Pastorali sulla tratta di persone”, approvati dal Santo Padre, i quali si propongono di orientare il lavoro della Sezione M&R e dei suoi collaboratori.

Gli Orientamenti sono indirizzati alle diocesi, alle parrocchie e alle congregazioni religiose, alle scuole e alle università, alle organizzazioni cattoliche ed altre organizzazioni della società civile e a qualsiasi altro gruppo disponibile a impegnarsi in questo campo. Oltre a fornire linee di attuazione a livello locale e di collaborazioni a distanza, gli Orientamenti offrono anche spunti per omelie, programmi formativi e comunicazione mediatica.

Tale documento, nelle sue 42 pagine, approfondisce ad ampio spettro il tema della tratta, fornendo contemporaneamente una lettura del fenomeno, delle sue cause e delle sue origini, che mira a produrre una comprensione adeguata delle sue dinamiche e delle sue articolazioni, per sostenere la necessaria lotta alla tratta.

La tratta, un reato grave di per sé, si accompagna ad altre atrocità e violazioni dei diritti umani, come il lavoro in schiavitù, l’utilizzo di bambini soldato, le violenze e lo sfruttamento sessuali, la commercializzazione di organi umani…

Nel far fronte a tanti di questi crimini, così come nella lotta e nella prevenzione della tratta, sono molto attive anche la Congregazione Salesiana e la Famiglia Salesiana, con diverse iniziative e a diversi livelli. Solo per citare alcuni esempi, nell’Ispettoria dell’Africa Occidentale Anglofona (AFW) si segnalano il programma “Girls Os+” (dove Os significa “rifugio” nella lingua locale, il Krio), del “Don Bosco Fambul”, a Freetown, in Sierra Leone, per il recupero delle ragazze vittime dello sfruttamento sessuale; e il “Child Protection Centre” di Ashaiman, in Ghana, dedicato ai minori sottratti dalla polizia al traffico di schiavi.

Inoltre, la procura missionaria salesiana “Missioni Don Bosco” di Torino, in collaborazione con l’ONG salesiana “Volontariato Internazionale per lo Sviluppo” (VIS), dal 2015 porta avanti la campagna “Stop Tratta” che mira al contrasto della tratta e alla promozione di opportunità di sviluppo in Ghana, Senegal ed Etiopia.

Infine, la riflessione salesiana sul tema viene portata anche al più alto livello dei decisori politici, grazie al VIS, che partecipa alla “EU Anti-trafficking Platform”; e al Don Bosco International (DBI), che sta organizzando in collaborazione con la COMECE (Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea) un evento su questo tema. L’evento avrà luogo il prossimo 19 febbraio presso il Parlamento Europeo, e vi parteciperanno anche don don Jorge Crisafulli, SDB, Direttore del Don Bosco Fambul, e una ragazza sottratta allo sfruttamento sessuale.

Mantenendo lo spirito di “sinodalità” che l’ha prodotto, il documento degli “Orientamenti pastorali sulla Tratta di persone” si conclude con la richiesta di commenti e ulteriori contributi a tutti le parti interessate e ai soggetti coinvolti nella riflessione, e con la preghiera che invoca l’intercessione di santa Giuseppina Bakhita, la santa patrona delle vittime di tratta.

InfoANS

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