RMG – Le prime “Associazioni” di Exallievi di Don Bosco
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25 Giugno 2019

(ANS – Roma) – Era esattamente il 24 giugno 1870 quando accadde una storia ben nota: Carlo Gastini e un gruppo dei primi exallievi di Valdocco andarono a visitare Don Bosco per congratularsi con lui nel giorno in cui egli celebrava il suo onomastico, e gli donarono delle tazzine da caffè per ringraziarlo dell’educazione e dell’amore ricevuti. Fu in quell’occasione che Don Bosco parlò per la prima volta ai suoi ragazzi come “Exallievi”. E da quel primo gruppo sorse e si diffuse un movimento oggi vastissimo e presente in tutto il mondo.

Carlo Gastini e i suoi sodali facevano parte dei più antichi allievi dell’Oratorio, quelli che nei primi tempi dell’opera di Don Bosco avevano potuto godere più degli altri della formazione spirituale e dell’affetto di Don Bosco. Essi diedero vita a quella che viene considerata l’Associazione “madre”.

Nel 1893 a Lilla, Francia, nacque la seconda, con un regolamento a forma di “Associazione di mutuo soccorso”. Otto anni dopo, in occasione dell’applicazione in Francia delle Leggi Combes, che ordinavano la confisca dei beni religiosi, non esitò a far sentire la sua energica protesta presso il Senato della Repubblica a favore dei Salesiani.

Sembra che la prima Associazione locale di Exallievi, di cui si conserva il regolamento, sia stata fondata nel 1894 tra gli antichi allievi del primo Oratorio festivo in Torino, via Salerno 132. L’Associazione si dà uno Statuto nel quale compare per la prima volta il termine “Unione” mentre, negli atti della società “primaria” di Valdocco, si parla sempre di società o sodalizio. Nel 1898 questa Unione partecipò all’inaugurazione del monumento innalzato in onore del fondatore dei Salesiani a Castelnuovo d’Asti.

Il 1896 vede l’inizio dell’Unione Exallievi di Parma. Nella prima adunanza tenutasi il 19 novembre si procede all’elezione del Consiglio Direttivo. Gli aderenti sono una settantina.

Sempre il 1896 è l’anno di nascita delle Unioni di Nizza e Marsiglia. Una curiosità: nello Statuto dell’Unione di Marsiglia si parla, per la prima volta, di “quota associativa” per coprire le spese dell’Unione.

La domenica delle Palme del 1897, ad appena sedici anni dalla venuta dei Salesiani a Faenza, un gruppo di 28 giovani allievi del primo Oratorio, delle scuole elementari e di quelle artigiane, si riunisce per costituire l’“Associazione degli Antichi Allievi” dell’Istituto Salesiano di Faenza. Viene stilata una prima bozza di Statuto, approvata all’unanimità dall’Assemblea; eletta la Presidenza, si tiene la prima seduta il 16 maggio 1897 e il successivo 18 luglio il primo Convegno.

Proprio nel 1897 a Genova Sampierdarena si tiene un Convegno degli Antichi Allievi, in occasione del 25° di fondazione dell’Istituto.

Anche nella Spagna (1899), dove i Salesiani erano arrivati nel 1881, si dava inizio al Movimento Exallievi, in occasione della visita di Don Michele Rua, I Successore di Don Bosco. Dagli “Annali” della Società Salesiana (vol. III, pp. 21-22): leggiamo: “Al suo ritorno dal noviziato, aveva trovato a Sarrià una gradita sorpresa; un’adunanza di ex-allievi, la prima che si tenesse nella Spagna”. Prima di separarsi, quei giovani, incoraggiati da Don Rua, gettarono le basi di un’Associazione permanente di exallievi usciti dalle Scuole Salesiane di Sarrià. La cronaca della Casa di Sarrià afferma che a questa riunione partecipavano pure alcuni alunni del Collegio di Rocafort, di Barcellona, di Utrera e perfino alcuni sud-americani.

In Belgio, a Liegi, l’inizio del Movimento Exallievi risale al 1899, in una forma un po’ fuori dell’ordinario, poiché prende il nome di “Confraternita della Santa Vergine”. Nel 1904 l’Unione avrà già il suo periodico, “L’Ami des Anciens”, che in seguito diventerà organo della Federazione Nazionale.

Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento è un fiorire di Associazioni ed iniziative, stimolate anche dallo sviluppo di quel cattolicesimo sociale incoraggiato dall’Enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII.

Nel 1901 sorgono per la prima volta degli Exallievi d’Oltreoceano: in Argentina.

Ritornando a quel primo regalo delle tazzine da caffè, e guardando al 150° del prossimo anno, il Presidente della Confederazione Mondiale degli Exallievi di Don Bosco, Michal Hort, ha scritto sulla rivista Exallievi NewsFlash (edizione del 24 giugno 2019): “Oggi, quando parliamo di caffè, per tracciarne l’origine, parliamo della catena dal raccolto alla tazza. Con Don Bosco e le tazze di caffè che ricevette in regalo, ci spostiamo nella direzione opposta: dalle tazze al raccolto (…) Credo che possiamo riempirle oggi, dopo 150 anni, con la bontà del nostro lavoro e dei nostri progetti. Siamo invitati a riempire queste tazze con i risultati dei nostri 150 anni di storia come Exallievi”.

“Don Bosco, allora, ma anche oggi, ci invita a stare con lui. Il suo amore e la sua amicizia non sono una cosa temporanea – conclude il dott. Hort –. È un’offerta e un invito ad essere buoni cristiani e cittadini onesti allora, ora e per sempre”.

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