Vaticano – Mons. Valenzuela, SDB: “Il grido dei Padri Sinodali è il grido delle migliaia di giovani del mondo amazzonico”

25 Ottobre 2019

(ANS – Città del Vaticano) – L’Agenzia iNfo Salesiana ha incontrato mons. Edmundo Valenzuela, salesiano e arcivescovo di Asunción, Paraguay, attualmente a Roma per partecipare al Sinodo dei Vescovi sulla regione Panamazzonica. Ci ha così presentato le linee principali dei lavori sinodali e soprattutto il clamore dei milioni di indigeni che vivono in Amazzonia e che, in questi giorni dal 6 al 27 ottobre, i Padri sinodali, hanno voluto rappresentare.

Quali sono le sfide che ci porterà questo Sinodo?

Per sei giorni il Sinodo ha ascoltato le preoccupazioni dei Padri sinodali, i loro desideri, i loro dolori e abbiamo assistito alla diversità e alla ricchezza di una cultura che ancora non è conosciuta. Il Sinodo ha cercato di trovare nuovi modi per prendersi cura dell’Amazzonia come casa comune. E da questo incontro è sorta una domanda: come inculturare la fede, come annunciare Gesù Cristo in questa casa comune? Come annunciare Gesù Cristo ai 33 milioni di abitanti dell’Amazzonia, ai 2,5 milioni di indigeni? Non è stato un compito facile.

E qual è oggi il grido dei Padri sinodali?

Il grido dei Padri Sinodali è il grido delle migliaia di giovani del mondo amazzonico che chiedono alle loro autorità e ai politici di prendere coscienza della situazione e prendere decisioni che abbiano rispetto dell’Amazzonia. In questo momento l’Amazzonia viene distrutta dalle imprese…  È stato detto che è tempo di prendersi cura della casa comune perché è l’ora della vita o della morte per la nostra Amazzonia. C’è il dovere di prendersi cura dell’opera di Dio e quindi dobbiamo insegnare a rispettare, proteggere e difendere. Il grido della Chiesa è di prendersi cura dell’“ecologia integrale”, che riunisce la natura e le persone, i popoli indigeni e le loro culture.

Un tema fondamentali è la pastorale e l’annuncio del Vangelo. Qual è stato il lavoro del Sinodo?

Al Sinodo abbiamo lavorato molto sulla colonna pastorale e la sfida importante è stata quella di portare il Vangelo e annunciare Cristo incarnato, per vedere l’immagine di Cristo nella natura e in ogni essere umano. Abbiamo visto che il Vangelo ha purificato le culture. La chiesa ha aiutato ad abbandonare realtà come l’infanticidio, la poligamia, la violenza…

Che messaggio vuole lasciarci, come Pastore?

Da un lato, un invito a prendere coscienza che è giunto il tempo di prendersi cura e difendere la casa comune e che bisogna educare in questo campo, prendendo come punto di riferimento il Laudato Si’. Dall’altro, che abbiamo bisogno di missionari coraggiosi per l’Amazzonia: chiedo ai giovani di non aver paura di ascoltare la chiamata di Dio. E, infine, sappiate che queste proposte che sono state fatte per tutta l’Amazzonia possono essere una profezia per la Chiesa.

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