Francia – L’evangelizzazione che passa dalle famiglie

22 Dicembre 2016

(ANS – Vaulx-en-Velin) – C’era una volta, in una città di periferia, in un secolo molto secolarizzato, l’evangelizzazione di tutto un gruppo di famiglie che si univano per la fede dei loro figli, grazie all’intercessione visibile di Maria. È così che una nuova presenza salesiana, davvero missionaria, pur nel cuore dell’Europa, sta riportando il Vangelo nelle famiglie… grazie alle famiglie.

La comunità salesiana a Vaulx-en-Velin sorge in un quartiere dove fino a 3 anni fa non c’era più alcuna chiesa, perché la vecchia, precedente cappellina era andata distrutta e durante la costruzione del nuovo edificio, non c’erano più attività di culto.

È qui che due famiglie e un diacono permanente hanno coraggiosamente provato a rilanciare un gruppo di chierichetti. Un anno dopo i piccoli ministranti sono diventati già una trentina, che diventano quaranta alla festa che accompagna l’incontro mensile. Mentre si svolgono le attività per i piccoli, una decina di madri si riuniscono per pregare assieme, mentre i padri animano le attività sportive per gli adolescenti.

Da questo piccolo seme derivano già alcuni frutti: 11 ragazzi si preparano per il loro battesimo, 2 famiglie hanno ritrovato la fede, alcuni immigrati iracheni si vanno integrando nelle attività… E tutto questo a Vaulx-en-Velin, la città da cui nel 1995 partirono le rivolte urbane.

I genitori ringraziano il gruppo perché “è uno spazio dove i ragazzi si possono trovare, nella libertà e nella gioia, un ambiente dove vivere la loro fede”, in una realtà nella quale il 45% dei loro amici della scuola pubblica – non ce ne sono di private a Vaulx-en-Velin – sono musulmani, e finiscono, anche involontariamente, per influire sul loro sviluppo spirituale.

La comunità salesiana si mantiene attiva, organizza pellegrinaggi al santuario mariano di Fourvière e processioni, anima i servizi liturgici, offre il pensiero del “buongiorno”, chiude ogni attività con la benedizione del Santissimo… E tanti ragazzi più grandi chiedono loro stessi di poter animare i più piccoli. “Sono presenti tutti gli ingredienti spirituali dell’Oratorio di Valdocco … Ma, come vuole questo XXI° secolo, insieme ai Salesiani e agli animatori ci sono i genitori!” commenta il giovane salesiano Emmanuel Petit.

“Tutto questo è accaduto quasi senza averlo desiderato, cercato e neanche organizzato… All’inizio di ogni messa, fedeli a Don Bosco, preghiamo assieme Maria. Crediamo profondamente che quell’Ave Maria settimanale sia l’origine di tutto questo” conclude il salesiano.

InfoANS

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