India – Il cinema: un potente strumento per la missione salesiana in Asia Sud

06 Marzo 2017

(ANS – Chennai) – A margine dei lavori della Visita d’Insieme alla regione Asia Sud, Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore, ha consegnato i premi ai vincitori del Festival Nazionale di Cortometraggi: “Don Bosco Youth Film Festival of India” (DBYFFI). La cerimonia di consegna è avvenuta sabato 4 marzo. Il corto “Saavat” di Swapnil Rajashekar, è stato insignito del riconoscimento di “Miglior Film” tra i 24 partecipanti selezionati per il concorso.

Il festival, promosso dalla Conferenza delle Ispettorie Salesiane in Asia Sud (SPCSA) con il “Don Bosco Communications, South Asia” (BOSCOM), ha coinvolto dei giovani cineasti nel tentativo di rappresentare attraverso dei corti le aspirazioni, le sfide, le lotte e le preoccupazioni dei giovani. Realizzato in contemporanea in circa 100 sedi di 19 Stati indiani, ha saputo raggiungere e trasmettere dei messaggi a centinaia di migliaia di giovani.

“È stato un enorme successo, con quasi 500mila giovani spettatori in tutto il paese. I corti sono serviti a motivare e ispirare i giovani al cambiamento della società” ha detto don Harris Pakkam, Direttore del Festival.

Da parte sua don Filiberto González, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, ha ringraziato e lodato pubblicamente il BOSCOM per questo lavoro, aggiungendo: “il Don Bosco Youth Film Festival potrebbe essere organizzato in tutti e 132 paesi, in collaborazione con il Dicastero di Comunicazione Sociale e i Delegati di Comunicazione Sociale di tutto il mondo”.

Il corto vincitore come miglior film – “Saavat” – è una produzione di 24 minuti, che tratta della vulnerabilità delle bambine nei contesti rurali e delle dure battaglie di una bambina per poter imparare a leggere e scrivere. Anche il corto “Paywat”, del regista Mithunchandra Choudhari, secondo classificato, tratta delle condizione delle bambine, attraverso la storia di Mayidi, la figlia di un bracciante, alla ricerca di opportunità educative. Mentre il terzo corto premiato, “Backbone”, di Karunakaran C, ha raccontato le sfide di un anziano fattore che è costretto dai debiti a vendere i suoi possedimenti e a cercare di sopravvivere in città.

Significativo è anche il messaggio del corto premiato per la Miglior Sceneggiatura, “Selfie”, di Ramachandra Gaonkar: la storia presenta gli incidenti quotidiani di un uomo comune e rivela i pregiudizi della gente a seconda dell’aspetto e del modo di vestire.

La Coordinatrice del Festival, dott.ssa Sabrina Alathi, dopo aver ricordato l’ampio lavoro di selezione precedente e durante il concorso, ha commentato: “è stata davvero un’esperienza straordinaria per ispirare i giovani in tutta la nazione”.  

Il cinema è un potente strumento in grado di comunicare, educare, elevare e ispirare gli spettatori. Il tema prescelto per il DBYFF ha voluto celebrare la capacità dei giovani di essere attori del cambiamento, raccontando storie di ragazzi e ragazze che affrontano le sfide e le lotte della vita con coraggio, determinazione e fede.

InfoANS

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