RMG – Quando Don Bosco incominciò a parlare di voler onorare la Vergine come “Auxilium Christianorum”
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24 Maggio 2017

(ANS – Roma) – Quando Don Bosco incominciò a parlare e a scrivere di voler onorare la Vergine Santissima, invocandola col titolo di Ausiliatrice dei Cristiani? È una domanda che ritorna ogni volta che si celebra questa grande festa per tutto il mondo.

di don Fedele Giraudi, SDB

Iniziata nel marzo del 1853 la collana delle “Letture Cattoliche”, Don Bosco pubblicava nel 1854 anche il “Galantuomo”, almanacco destinato agli abbonati e ai lettori. Fu solamente nel fascicolo per l’anno 1860 che il “Galantuomo” notava per la prima volta al giorno 24 maggio: “Beata Vergine Ausiliatrice”.

Nel fascicolo del 1861 accanto al giorno 24 maggio Don Bosco volle scritto: “la Santissima Vergine col titolo ben meritato di Ausiliatrice dei cristiani, Auxilium Christianorum” prevenendo così tutti gli almanacchi popolari nell’indicare, senza più smettere mai, il giorno fissato dalla Chiesa per tale ricorrenza.

Questa indicazione, per quanto destinata a figurare nel giorno 24 di maggio in un modesto almanacco, ci rivela però chiaramente che nella mente nel cuore di Don Bosco maturava il disegno di promuovere il culto della Vergine Ausiliatrice dei Cristiani.

La Madonna infatti cominciava ad essere presente nei suoi sogni col titolo di Ausiliatrice. La sera del 30 maggio del 1862 Don Bosco raccontava ai suoi giovani il sogno delle due colonne in mezzo al mare, oggi illustrato in un quadro che è nel Santuario di Maria Ausiliatrice. Sopra una delle colonne e gli diceva d’aver veduto la statua della Vergine Immacolata, ai cui piedi prendeva un grande cartello con questa scritta: Auxilium Christianorum.

Pochi mesi dopo, una sera del dicembre 1862, al chierico Paolo Albera, che fu poi il suo II Successore, Don Bosco rivolgeva queste precise parole: “la nostra chiesa di San Francesco di Sales è troppo piccola e non può più contenere tutti i giovani. Ne fabbricheremo adunque un’altra più bella, più grande, che sia magnifica e le daremo il titolo di chiesa di Maria Ausiliatrice”.

Don Bosco manifestava pure questo suo disegno a Don Giovanni Cagliero, poi cardinale, il quale così asseriva: “ricordo che Don Bosco mi disse che meditava l’erezione di una chiesa grandiosa e degna della Vergine Santissima”.

“Sinora – gli diceva Don Bosco – noi abbiamo celebrato con solennità e pompa la festa dell’Immacolata perché l’8 dicembre ebbero principio le nostre prime opere, ma la Madonna vuole che noi la onoriamo sotto il titolo di Maria Ausiliatrice; i tempi corrono così tristi che abbiamo proprio bisogno che la Vergine ci aiuti a conservare ed a difendere la fede cristiana. E sai tu un altro perché?”

“Credo – rispose il Cagliero – che sarà la chiesa Madre della futura nostra Congregazione, il centro dal quale emaneranno tutte le altre opere nostre a favore della gioventù”. “Hai indovinato – rispose Don Bosco –: la Madonna è la fondatrice e sarà la sostenitrice delle opere nostre a favore della gioventù”.

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