Ecuador – Curare la memoria storica delle opere: Salesiani e laici

27 Febbraio 2018

(ANS – Quito) – Leggendo le prime “cronache” dei giovani di Valdocco ci si sente trasportati indietro al tempo delle origini. In effetti “dal 1860 – ha scritto don Arthur Lenti, SDB – alcuni Salesiani che vivevano con Don Bosco iniziarono a raccogliere informazioni su ciò che avevano visto e sentito, con la convinzione che qualcosa di straordinario stava accadendo tra loro”. Queste fonti, chiamate poi “cronache” divennero la fonte unica per parlare di Don Bosco.

“Una ‘cronaca’ è un rapporto scritto nel momento in cui si è verificato l’evento o molto prossimo al verificarsi” afferma sempre don Lenti. Per rafforzare il lavoro e la conoscenza in questo peculiare ambito il 22 e il 23 febbraio si è svolto l’incontro degli incaricati delle cronache nell’Ispettoria salesiana dell'Ecuador. Si è trattato di un evento originale perché ha convocato non solo Salesiani, ma anche laici.

L’evento è iniziato con il benvenuto da parte di don Juan Bottaso, Direttore dell’Archivio Storico Salesiano, che ha osservato come allo stato attuale sia concreto il rischio di perdere le radici o la memoria a causa della supremazia e dell’immediatezza degli eventi. Per questo è importante il ruolo degli incaricati della cronaca nelle diverse case salesiane, i quali “sono custodi della memoria dell’opera, dell’archiviazione di ciò che accade” ha aggiunto.

È stata sottolineata anche l’importanza di avere un archivio audiovisivo, perché la storia audiovisiva è importante quanto quella scritta, e si è insistito sulla necessità di classificare questo tipo di materiale perché possa divenire fonte di consultazione.

Altri temi trattati sono stati “la cronaca giornalistica e l’utilizzo degli archivi storici”, a cura di Xavier Reyes; “la fotografia come registrazione storica”, da parte di Carlos Martinez; e “cronache e piattaforme/formati digitali”, grazie all’intervento di Armando Cuichán.

La seconda giornata ha affrontato l’argomento de “La storia salesiana” e la sig.ra Tatiana Capelo ha presentato il progetto per rendere visibile la storia, la missione e la visione della presenza e del lavoro missionario.

Allo stesso modo Angelica Almeida, assistente dell’Archivio Storico Salesiano, ha mostrato la prima cronaca dei Salesiani arrivati ​​in Ecuador e due lettere scritte e firmate dallo stesso Don Bosco.

Salvaguardare la memoria storica delle opere salesiane è il principale compito dell’incaricato della cronaca. È importante formare e addestrare non solo i Salesiani, ma anche i laici che dovranno assumersi la responsabilità di lasciare tracce per la storia.

InfoANS

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