Guatemala – “Clinica Zatti”: un servizio vicino alla gente

24 Maggio 2018

(ANS – San Benito Petèn) – Il dispensario medico salesiano di San Benito Petèn, dedicato al beato Artemide Zatti, è un luogo di speranza per molta gente. Nella regione del Petèn, infatti, sorge un solo ospedale, che con due centri di salute dovrebbe provvedere alla salute di una popolazione di quasi un milione di abitanti. “Una situazione che chiaramente fa preferire alla gente morire a casa propria, piuttosto che farsi curare all’ospedale” commenta don Giampiero de Nardi, missionario salesiano.

A peggiorare la situazione vi è la poca preparazione dei medici e alle volte la poca voglia di aiutare la gente. “L’ultimo caso che mi ha fatto davvero arrabbiare è stato di una signora che è venuta nella nostra clinica per farsi medicare una infezione alla gamba causata da un incidente in motocicletta. La donna soffriva di diabete, per cui la gamba si era infettata gravemente. Il medico dell’ospedale le ha detto che sarebbe dovuta tornare il mese seguente per farsi amputargli la gamba. La donna è venuta da noi, e si è fatta medicare tutti i giorni e ora cammina perfettamente. Vi racconto questo per farvi capire come dobbiamo lavorare” racconta con amarezza il missionario.

Così, iniziano ad essere considerevole il numero di pazienti che vanno alla “Clinica Zatti” per farsi curare. Centrale è anche l’attenzione, il tratto umano con cui ci si occupa dei pazienti. “Da un lato la cosa mi fa felice, ma dall’altro mi fa rabbia – prosegue don de Nardi –. Non è possibile che la nostra malconcia clinica possa competere con una struttura grande e con tanti soldi come quella dell’ospedale. Non posso accettare che gente che promette di curare la gente, lo faccia quando e se gli vada...”

In un Paese dove oltre la metà della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno, la salute non è un diritto riconosciuto. Sono rarissime le strutture pubbliche dove poter essere curati e le prime cause di morte tra i bambini sono le infezioni intestinali e respiratorie, laddove un semplice antibiotico, unito a condizioni igieniche adeguate, potrebbe salvare la vita.

Dato l’impegno salesiano per la salute delle persone, diverse scuole della città stanno contattando gli operatori della missione salesiana per dare corsi di formazione ai bambini e ai genitori sul tema.

Nel frattempo prosegue anche il lavoro per il potenziamento della struttura. “Grazie all’aiuto di Missioni don Bosco e di una benefattrice, ci siamo dotati degli strumenti per fare l’elettrocardiogramma, di una nuova sedia dentistica, di un apparecchio portatile per fare delle radiografie alla bocca e di un altro apparato per fare le analisi delle urine”.

E intanto è stata ricavata anche una nuova sala per compiere gli esami clinici e in cui porre la nuova sedia dentistica.

InfoANS

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