Brasile – La Chiesa impara insieme ai giovani: il Sinodo su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”
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27 Settembre 2018
Foto: iStock

(ANS – San Paolo) – Dal 3 al 28 ottobre si terrà in Vaticano la XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Rappresentanti della Chiesa Cattolica di ogni parte del mondo si raduneranno per confrontarsi sul tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. La novità di questo Sinodo è che è stato preparato non solo per i giovani, ma anche con i giovani, che hanno contribuito attraverso un incontro pre-sinodale, la partecipazione di altre migliaia di giovani ai dibattiti attraverso le reti sociali, e un questionario online a cui hanno partecipato più di 100mila giovani.

Il Sinodo voluto dal Santo Padre Francesco è un momento per “dare la parola ai giovani”, ha spiegato don Rossano Sala, SDB, Segretario Speciale del Sinodo.

L’Instrumentum Laboris (lo strumento di lavoro del sinodo) è un documento strutturato in tre parti: riconoscere, interpretare e scegliere. Il documento contiene informazioni e riflessioni sui problemi della gioventù, sugli effetti del mondo digitale sugli individui, sulla disillusione nei confronti delle istituzioni tradizionali, sul vivere immersi in una “cultura dell’indecisione”, sulla nostalgia spirituale, e su tanti altri aspetti della realtà giovanile quotidiana.

Un altro elemento di grande importanza è il nuovo modo di interpretare la questione vocazionale, abbandonando una visione ristretta che la vede collegata solamente alle vocazioni sacerdotali e alla vita consacrata, e aprendo invece alla dimensione della ricerca del piano di Dio su ciascun giovane.

Il testo dell’Instrumentum Laboris, dopo il riconoscere e l’interpretare, prevede la fase determinante dello scegliere; alla fine i vescovi devono indicare come la Chiesa e la Pastorale Giovanile possono agire concretamente. Il documento insiste sulla necessità di accompagnare i giovani nella vita quotidiana e di aprire spazi di fraternità e di vera comunione in un mondo che facilmente spinge all’isolamento.

Per Mons. Antonio de Assis, SDB, vescovo ausiliare di Belém do Pará (Brasile), SDB, con una lunga esperienza nell’ambito della Pastorale Giovanile, la realizzazione di un Sinodo che si concentra sui giovani e che assume questi orientamenti è un passaggio fondamentale per la Chiesa oggi. “Papa Francesco ci invita ad impegnarci molto più seriamente e in profondità con i giovani. C’è una motivazione teologica, non semplicemente sociologica. Il Papa ci dice che ‘Dio è giovane’, per questo anche la Chiesa deve ringiovanire. I giovani sono portatori di caratteristiche che dovrebbero essere presenti in ogni comunità ecclesiale: dinamismo, gioia, ottimismo, speranza, audacia… La Chiesa impara insieme ai giovani!” afferma il presule.

L’obiettivo del Sinodo, manifesta chiaramente il vescovo brasiliano, è “trovare il modo più appropriato per accompagnare i giovani nel processo di evangelizzazione, approfondendo la dimensione vocazionale come chiamata alla felicità, come dono di Dio e come responsabilità umana”.

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