El Salvador – Arte giovanile “in giubbotto”

12 Ottobre 2018

(ANS – Santa Tecla) – Stanley Méndez Renderos, Diego Portillo Cabrera, Melvin Salazar Campos e Dylan Siliézar Duarte sono i giovani talenti che hanno espresso la spiritualità giovanile salesiana in un murale che abbellisce l’ingresso della Cripta di Maria Ausiliatrice di Santa Tecla, recentemente ristrutturata. Sono studenti del secondo anno di Disegno Grafico della scuola salesiana “Santa Cecilia” e si sono riuniti per dar vita a un murale che sintetizza la vita di ogni studente salesiano e in particolare dello studente “in giubbotto”.

Narra la storia che quando venne fondata l’opera, i salesiani laici indossavano dei giubbotti. Venivano così chiamati “Salesiani in giubbotto”, un nome che oggi è rimasto addosso agli allievi dell’istituto.

Il processo di elaborazione del murale è iniziato da un dipinto di Maria Ausiliatrice del salesiano coadiutore Luigi Zonta. I quattro giovani hanno iniziato il lavoro creativo e hanno deciso di dividere il lavoro per poter contribuire ciascuno con il proprio stile.

“Ci siamo suddivisi i compiti per rappresentare il modo in cui uno studente vive all'interno della scuola. Ci siamo incontrati costantemente per organizzare e dare continuità al progetto”, ha detto Portillo Cabrera.

Il contributo di Dylan Siliézar Duarte è stato quello di raffigurare l’Eucaristia, l’altare di Maria Ausiliatrice, il Tempio con il suo caratteristico mosaico di Gesù, e anche di immortalare lo studente Andrés Mata, morto nel 2015.

Da parte sua, Stanley Méndez Renderos ha elaborato illustrazioni relative alla musica, al cielo, al vulcano, agli studenti e ai giovani mentre adorano il Santissimo Sacramento.

Diego Portillo Cabrera è l’autore di Don Bosco, Domenico Savio, della torre del tempio e del teatro scolastico. “Fondamentalmente ho realizzato infrastrutture e personaggi, come i ballerini della ‘Forza coreografica della Scuola Salesiana di Santa Cecilia’” ha raccontato.

Infine, Melvin Salazar Campos ha prodotto l’immagine del sacerdote che confessa, i volti di alcuni studenti e il bambino dell’asilo.

Il murale misura 2,80 metri di larghezza per 1,60 metri di altezza. Utilizza i toni cromatici della terra per fondersi con i toni della cripta.

Una delle principali sfide di quest’opera era riuscire a comporre i quattro stili in uno. Gli artisti si sentono soddisfatti a lavoro finito e sono convinti che in questo modo abbiano dato all’istituzione salesiana, che tanto apprezzano, un po’ dei loro talenti.

Senza dubbio, sarà un contributo che verrà preservato nel tempo e che riempie di orgoglio la comunità “con il giubbotto”. “È bello sapere che abbiamo lasciato un segno sulla scuola”, ha manifestato Siliézar Duarte.

Il murale è composto da 112 ceramiche che sono state stampate con una tecnica d’avanguardia che ne garantisce la durata.

InfoANS

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