Ghana – “Mi sono subito sentita amata e accolta”. La storia di Mawufemor

21 Novembre 2018

(ANS – Ashaiman) – Quando Mawufemor, una ragazza di 14 anni, è arrivata presso l’opera salesiana “Child Protection Centre” di Ashaiman era in evidente stato di malnutrizione, aveva già abbandonato la scuola da anni e aveva alle sue spalle già diverse terribili esperienze. Ma presso quel centro le è tornata la speranza.

“Le sfide della mia vita sono iniziate dopo la separazione tra i miei genitori. Mia madre mi ha lasciato alle cure di mio padre che mi costrinse ad andare a stare con lui in un villaggio vicino al lago Volta dove pescava” racconta la ragazza.

In breve, Mawufemor ha dovuto abbandonare la scuola, poi ha dovuto affiancare una venditrice di pesce per essere addestrata alla vendita, infine, dopo la morte del padre, è finita ad abitare a casa di un pescatore. “Mi svegliavo all’alba e mi coricavo a tarda notte. Facevo i lavori domestici e continuavo a vendere pesce”. Quando è arrivata al centro salesiano, Mawufemor era molto traumatizzata.

“Per diversi anni, non sono andata a scuola, indossavo abiti logori e spesso andavo a dormire senza cena. Quando il mio ‘padre adottivo’ andava a pescare, mi lasciava per giorni da sola in casa senza cibo. Mi sgridava e insultava continuamente. Mi molestava. Sono stati momenti spaventosi. Ero terrorizzata e non ho mai parlato a nessuno degli abusi. Un giorno ho commesso l’errore di cercare aiuto da un vicino, ma questo semplice gesto ha fatto imbestialire il mio padre adottivo. Mi ha punita severamente”.

Per fortuna qualcuno riferì alla madre la sua situazione, che la riprese con sé, il suo nuovo marito e i loro due figli. Ma la situazione economica era precaria e Mawufemor capì che non sarebbe mai riuscita a diventare infermiera, come desiderava.

“Avevo perso ogni speranza per il futuro. La possibilità di tornare a lavorare come domestica per far quadrare i conti era sempre più concreta. Ma la Provvidenza accorse finalmente in mio aiuto – prosegue la giovane –. Un giorno mia madre tornò a casa felice, dicendo che c’era un gruppo di persone che si occupava di recuperare i bambini che lavorano in schiavitù sul lago Volta…”

Quel posto era il centro salesiano. Mawufemor non ne aveva mia sentito parlare e ci andò con riluttanza. Eppure…

“Mi sono subito sentita amata e accolta. Gli incontri a cui ho partecipato mi hanno aiutata a riconquistare la mia autostima. Oggi posso dire con sicurezza di voler imparare il più possibile e sono più che disposta a dare una mano ai bambini più piccoli del centro. Sono felice e credo nel futuro” conclude la ragazza.

Il “Child Protection Centre” di Ashaiman è un’opera avviata dai Salesiani nel 2014 per offrire aiuto ai minori intercettati dalla polizia e sottratti al traffico e allo sfruttamento. Ospita bambini e bambine tra i 6 e i 17 anni, ai quali viene data la possibilità di seguire un percorso di riabilitazione e reinserimento sociale.

Dato il grande lavoro che quest’opera compie per trasformare la vita di tanti ragazzi e ragazza, nel 2018 è stata selezionata come beneficiaria del progetto di solidarietà della XI “Corsa dei Santi”, la manifestazione sportiva svoltasi a Roma il 1° novembre scorso.

Ulteriori informazioni su: www.missionidonbosco.org 

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