Italia – Invio di materiali a Palabek per costruire piccole officine

03 Gennaio 2019

(ANS – Fossano) - A volte, nei luoghi di missione un intervento tecnico può restare bloccato a lungo per la mancanza di un attrezzo specifico o di un ricambio. Oppure, l’intervento che un esperto potrebbe effettuare senza difficoltà diventa un enigma per chi non ha le conoscenze basilari. Per questo motivo, è senza dubbio molto importante avere una strumentazione adeguata, ma ciò che fa davvero la differenza è la formazione professionale.

Questa premessa serve per arrivare a raccontare ciò che sta succedendo in queste settimane in una cittadina piemontese, Fossano, dove un missionario, Giacomo Comino, sta allestendo un container che a febbraio giungerà a Palabek in Uganda.
Questo container arriverà nel cuore di quello che è uno campi profughi più grandi del pianeta. In questo container non viaggeranno i prodotti di soccorso “ordinari”, come alimenti o medicinali, quanto piuttosto materiali utili per mettere in piedi una scuola tecnica.
Saranno inviati a Palabek scatolette di metallo, computer, betoniere, pale, vanghe e persino un muletto che servirà per sollevare i carichi. Ad aiutare Giacomo Comino in questa spedizione c’è Flavio Filippi, ex imprenditore nel settore della vendita di ferramenta, che dopo aver lasciato l’attività in mano ai suoi figli, si dedica ora a questa iniziativa di aiuto ai missionari. Flavio Filippi ha deciso di mettere a disposizione quanto più materiale possibile, da inviare nel campo di Palabek. 
A cosa servirà tutto ciò? L’idea di Giacomo Comino, o Jim come lo chiamano in molti, è in altre parole quella di impiantare piccole officine in Sud Sudan, in modo tale che i rifugiati possano imparare dei lavori manuali.

Qualcuno, a questo punto, può porsi una domanda: con tutte le urgenze che può avere un campo profughi, è proprio necessario preoccuparsi di installare una piccola officina?

La risposta è articolata, ma Jim la rende semplice, ricordando il noto principio che ispira la cooperazione: “meglio insegnare a pescare che regalare un pesce”.

Nel campo di Palabek ci sono, infatti, molti giovani ed è necessario che ricevano istruzione e che possano apprendere capacità artigiane, anche basilari, per costruirsi un futuro possibile.

È un passaggio importante per ricostruire la “normalità”, una normalità che deve andare oltre la semplice consegna dei sacchi di riso o del latte in polvere. È un’idea nata con l’obiettivo di promuovere la dignità dell’abitare e del fare comunità.

Per ulteriori informazioni: www.missionidonbosco.org 

InfoANS

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