Angola – La presenza dei salesiani nel quartiere di Lixeira, al fianco dei giovani
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04 Aprile 2019

(ANS – Luanda) – “Carissimi amici, siamo arrivati a Luanda la capitale dell’Angola. Fa molto caldo e, vicino al mare, è anche umido”. Inizia così il diario del Presidente di Missioni Don Bosco, Giampietro Pettenon, SDB, che racconta del viaggio missionario in Angola, dove i Salesiani sono arrivati negli anni ‘80, rispondendo all’appello del Rettor Maggiore dell’epoca, Don Egidio Viganò. Oggi in Angola ci sono 110 salesiani, di cui 40 attivi nel ministero pastorale e 70 in formazione iniziale.

Dopo i primi difficili anni, segnati da una sanguinosa guerra civile, oggi l’Angola è uno dei Paesi con il maggior tasso di sviluppo economico del continente africano. Ma i contrasti economici e sociali, quando si visita un Paese in via di sviluppo, sono sempre presenti. A Luanda lo skyline del centro è un susseguirsi di grattacieli scintillanti, ma basta allontanarsi un po’ dal centro e le periferie mostrano una realtà ben diversa.

Proprio in uno di questi quartieri si trova una delle opere salesiane più significative. Siamo a Lixeira, che un tempo la discarica di Luanda, mentre oggi è un popoloso nucleo dove abitano più di 250.000 persone, dove la gente vive in case fatte con ogni tipo di materiale ed è costantemente indaffarata a trovare qualcosa da mangiare.

È lì che sorge la scuola salesiana. Accoglie quotidianamente 6mila allievi, dalla primaria alle superiori, che danno accesso all’università. Nella sede centrale, gli studenti si susseguono in tre turni, dato che non ci sono aule per tutti. Si comincia alle 7:30 del mattino con i più piccoli, si continua con quelli delle medie al pomeriggio e si finisce alla sera alle 22:30 con gli allievi delle superiori. Ogni cinque ore migliaia di ragazzi e ragazze si alternano sui medesimi banchi.

Oltre alla scuola, vi è il presidio sanitario, gestito da due suore, e l’asilo per i più piccoli. Ci sono poi la formazione professionale, per i giovani che vogliono imparare un mestiere; le strutture della rete di solidarietà sociale, a vantaggio dei ragazzi di strada; e un’enorme parrocchia, con cinque cappelle dislocate nelle località più lontane, dove i ragazzi che frequentano la catechesi sono più di 5mila.

Purtroppo, per alcuni ragazzi, che spesso hanno imparato ad arrangiarsi da soli, non è facile avvicinarsi alla scuola o alla formazione professionale e seguire delle regole.

Ma i salesiani a Lixeira continuano ad invitare i giovani a “stare con Don Bosco”, cioè ad abbandonare la strada, per essere accolti e preparati per un futuro migliore.

Per ulteriori informazioni: www.missionidonbosco.org 

InfoANS

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