Messico – La “Don Bosco Green Alliance” all’incontro di Formazione per PDO e CFP
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19 Giugno 2019

(ANSAmatitán) – Al Terzo Laboratorio di Formazione per gli Uffici di Pianificazione e Sviluppo (PDO, in inglese) e i Centri di Formazione Professionale (CFP) salesiani svoltosi ad Amatitán, Messico, tra il 2 e il 7 giugno, hanno preso parte anche dei rappresentanti della “Don Bosco Green Alliance”, che si sono confrontate con le diverse parti interessate sull’importanza dell'integrazione degli aspetti ambientali nei progetti futuri di sviluppo sostenibile.

Durante l’incontro, che ha radunato all’incirca 80 persone di diversi Paesi delle regioni salesiane Interamerica e America Cono Sud, è stata elaborata una mappa delle attività già esistenti per programmare un cambiamento “verde” in quelle regioni e sono stati forniti i contributi della DBGA per una futura implementazione dei progetti ecologici e sostenibili.

I rappresentanti dei PDO e dei CFP hanno chiarito che i cambiamenti climatici, l’inquinamento atmosferico e il depauperamento delle risorse naturali sono una realtà nei Paesi rappresentati e che è urgente agire. In tutte le Ispettorie sono stati evidenziati i progetti e le iniziative già esistenti. Dagli studi ambientali e dalla formazione per l’installazione di pannelli solari, fino al lavoro di sensibilizzazione attraverso gli Eco Club, è stata individuata un’intera gamma di progetti diversificati.

Per la DBGA è stato un momento importante vedere che le diverse Ispettorie, di cui molte già parte della rete, stanno raccogliendo la sfida e facendo la loro parte. “Anche se c’è ancora molto da fare, è stato motivante notare che i nostri diversi collaboratori sono disposti a lavorare insieme per prendersi cura della nostra casa comune” hanno affermato i responsabili della DBGA.

Parte dei lavori hanno riguardato il modo in cui i giovani sono colpiti mentalmente dalla crisi ambientale e il motivo per cui la Famiglia Salesiana ha la responsabilità di rispondere a questi effetti negativi. La DBGA è intervenuta anche riguardo al movimento dei “Fridays for Future” (I venerdì per il futuro) e le manifestazioni mondiali dei giovani per il contrasto ai cambiamenti climatici, offrendo su questi aspetti un’irrinunciabile prospettiva salesiana. Concentrarsi sui giovani significa concentrarsi su un ambiente sicuro e sostenibile. Molte Ispettorie già adesso facilitano lo spazio e l’orientamento necessari ai giovani per diventare essi stessi protagonisti di questo impegno, unendosi, ad esempio, a un “Eco Club” o a un “Gruppo Giardino”. Ogni piccola azione è parte della soluzione, che deve mirare a coinvolgere ciascun individuo e gruppo sociale.

E nell’ultima giornata di lavori è stato realizzato un cartellone a forma di fiore con i desideri e le iniziative di tutti i partecipanti per portare avanti la sfida ambientale nella Famiglia Salesiana.

Osservandolo a conclusione, il laboratorio di Amatitán è stato anche un buon esempio del fatto che i problemi globali necessitano di collaborazione e scambio tra istituzioni, a livello regionale e globale. Ascoltandosi e imparando gli uni dagli altri, infatti, è possibile moltiplicare l’impatto di un singolo ente a livello locale. In relazione alla questione climatica, la DBGA serve come piattaforma per questo importante scambio soprattutto all’interno della Famiglia Salesiana, per lavorare insieme e facilitare i suoi membri ad unire gli sforzi.

Inoltre, la DBGA informa gli individui e le organizzazioni attraverso i suoi diversi canali di comunicazione sulle ultime scoperte nel mondo per contrastare il surriscaldamento globale, l’inquinamento atmosferico o sull’eliminazione della plastica monouso.

Infine, la DBGA sta anche organizzando o partecipando a campagne globali, a cui possono aderire i suoi soci, così come i singoli individui e gli Eco Club.

Don Bosco una volta disse: “Non lasciare a domani il bene che puoi fare oggi. Potrebbe non esserci un domani”. La cura dell’ambiente è parte dell’educazione cristiana e deve essere integrato nel lavoro quotidiano e negli sforzi per offrire un ambiente sicuro e attento ai giovani. Poiché la Famiglia Salesiana può coinvolgere centinaia di migliaia di giovani per essere parte del cambiamento “verde”, essa deve anche assumersi la responsabilità di agire in questa sfida per la sicurezza della “casa comune”.

Di Melanie Troxler

InfoANS

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