Spagna – Vicent Marzà: “Dobbiamo formare allievi per il mondo del lavoro, e che siano buoni cittadini”

08 Luglio 2019

(ANS – Valencia) – Vicent Marzà, Consigliere per l’Educazione della Comunità Valenciana; don Ángel Asurmendi, Superiore dell’Ispettoria salesiana “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX); Adela Cortina, filosofa; Javier Cebreiros, comunicatore e fondatore dell’impresa “Ensaia”; Vicenta Rodríguez, Segretaria delle Scuole Cattoliche della Comunità Valenciana; don Miguel Canino, Coordinatore delle scuole salesiane dell’Ispettoria SMX; hanno partecipato al Primo Congresso delle scuole salesiane “#Juntos Somos más” (Insieme siamo di più), svoltosi lo scorso 3 luglio presso il “Palau de Les Arts” della Città delle Arti e delle Scienze di Valencia. Tutti insieme hanno riflettuto su ragione ed emozione.

Il primo intervento è stato a carico del signor Marzà, che ha affermato che “in una società in cui i valori sono talvolta dissociati, i salesiani fanno un grande lavoro con metodologie innovative, con un’educazione che non resta solo in classe, e con un’educazione che guarda in particolare agli ultimi; con l’obiettivo di aiutare la società a diventare più umana e più giusta”.

Da parte sua, il Coordinatore dell’evento, Luis Miguel Notario, ha sottolineato che per le Scuole Salesiane questo appuntamento “è stato un’esperienza di profondità e condivisione, per creare consapevolezza di chi siamo come istituzione educativa e delle potenzialità che abbiamo”.

A seguire, la filosofa valenciana Adela Cortina, ha proposto ai partecipanti di “educare gli studenti affinché siano proprietari della loro vita e svolgano attività che li rendano felici: educateli alla prudenza e all’arte del sufficiente”.

Da parte sua don Asurmendi ha sottolineato che “il vero segreto di una scuola risiede nei rapporti che vengono stabiliti nel centro educativo”.

Nel pomeriggio è stato poi proiettato il cortometraggio Bienvenidos, dello sceneggiatore e regista Javier Fesser, che mostra l’arrivo di Internet in una scuola sperduta nel cuore delle Ande peruviane, e che si è ispirato al progetto “Luces para aprender” (Luci per imparare) dell’Organizzazione degli Stati Ibero-Americani per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (EOI).

Successivamente sul palco è salito il signor Cebreiros, che ha parlato della passione di cui questo lavoro ha bisogno e della necessità di imparare a comunicare ciò che siamo in modo efficace ed affettivo.

La sessione di chiusura del I Congresso delle Scuole Salesiane SMX è stata tenuta da don Canino, davanti a circa un migliaio di partecipanti, tra insegnanti, direttori e personale amministrativo e di servizio dei centri salesiani, impegnati quotidianamente a favore di circa 14.000 studenti.

Le scuole salesiane sono una delle più grandi reti educative non universitarie del Paese. Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice gestiscono 139 scuole, frequentate da 96.600 studenti e 5.750 insegnanti. Il lavoro in rete e la formazione di direttori, équipe pastorali e insegnanti continuano ad essere una priorità, cui si aggiungono, nell’ambito della proposta “Scuole Salesiane 2020”, la cura del carisma salesiano, la riflessione sul rapporto scuola-famiglia e l’impulso all’innovazione pedagogica con nuove metodologie.

InfoANS

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