Paraguay – “Un milione di bambini recita il Rosario”: è la preghiera del mio cuore

21 Ottobre 2019

(ANS – Asunción) – In uno dei più bei documenti sulla Vergine che sia mai stato scritto, la lettera apostolica “Rosarium Virginis Mariae”, Papa Giovanni Paolo II risponde alla critica di chi dice che il Rosario è “una preghiera ripetitiva”. Il Pontefice polacco sottolineava infatti che si tratta di una preghiera perfettamente adatta alla natura umana, che ha bisogno di ripetizione. Recitare il Rosario non è una semplice preghiera, ma è “l’espressione dell’amore che non si stanca di rivolgersi alla persona amata”. E poiché è una delle preghiere proprie del Cristiano che ama Gesù e Maria, i bambini della scuola “Salesianito” di Asunción hanno aderito all’iniziativa mondiale: “Un milione di bambini recita il Rosario”.

Papa Leone XIII, il grande Papa della Dottrina Sociale della Chiesa, scrisse undici encicliche sul Rosario. Pio XII recitava il rosario e lo chiamava “il Breviario del Vangelo”. Papa Francesco ha detto: “Il Rosario è la preghiera che accompagna sempre la mia vita; è anche la preghiera dei semplici e dei santi… È la preghiera del mio cuore”.

“Se si guarda superficialmente a questa ripetizione, si potrebbe essere tentati di ritenere il Rosario una pratica arida e noiosa. Ben altra considerazione, invece, si può giungere ad avere della Corona, se la si considera come preso come espressione di quell’amore che non si stanca di tornare alla persona amata con effusioni che, pur simili nella manifestazione, sono sempre nuove, per il sentimento che le pervade”, ha spiegato san Giovanni Paolo II. 

I bambini delle scuole salesiane hanno aderito all’iniziativa mondiale “Un milione di bambini recita il Rosario”, manifestazione di fede che mira a chiedere alla Vergine Maria la pace e l’unità nel mondo.

Quest’anno le intenzioni sono state rivolte soprattutto al Mese Missionario Straordinario, pregando soprattutto per i missionari e per l’aumento delle vocazioni missionarie.

L’iniziativa di “Un milione di bambini recita il Rosario” è nata da un episodio avvenuto nel 2005 in Venezuela. Allora un gruppo di bambini stava recitando il Rosario davanti a un’edicola votiva, e alcune donne avvertirono la presenza della Vergine. A una di esse tornò alla memoria una frase di san Pio da Pietrelcina: “Se un milione di bambini pregherà il Rosario, il mondo cambierà”. Da allora, sostenuta dalla Fondazione “Aiuto alla Chiesa che Soffre”, l’iniziativa è stata riproposta negli anni e si è ormai consolidata come un appuntamento fisso nella giornata del 18 ottobre, festa di san Luca Evangelista.

Per Don Bosco e per la Famiglia Salesiana recitare il Rosario è uno dei lasciti fondamentali del carisma. Quando il marchese Roberto d’Azeglio in visita all’oratorio disse che recitare il Rosario era tempo perso, Don Bosco rispose: “Beh, io ho questa abitudine nell’anima, e posso dirle che la mia istituzione si basa su di essa: sarei disposto a lasciare molte altre cose molto importanti prima di questa”.

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