R. D. Congo – “Com’è possibile che siamo diventati così indifferenti al consumo di droga da parte dei bambini di strada?”
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10 Giugno 2019

(ANS – Lubumbashi) – Una semplice passeggiata tra le principali arterie di Lubumbashi lascia vedere un fenomeno che stordisce: la massiccia presenza di minorenni, maschi e femmine, che vagano qua e là. Ma cosa ci fanno per strada? Perché oggi la strada sostituisce la famiglia?

Molte cause sono già note: divorzio dei genitori, seconde nozze, poligamia, mancanza d’educazione, il fenomeno dei “bambini stregoni”, gli abusi familiari e incesto, promiscuità, povertà, cattive compagnie… Ma quando la famiglia perde il suo vero ruolo, la strada li accoglie a braccia aperte. E diventa tutto per loro: una nuova famiglia, una casa, un luogo di lavoro, di divertimento…

La strada è inappropriata per tutti questi minori, che non vi acquisiscono l’educazione che dovrebbero ricevere, e sono invece esposti a tutti gli anti-valori possibili, compresa una sessualizzazione precoce. Eppure la strada paga a Lubumbashi. Tutti i bambini che vi arrivano trovano una buona accoglienza, nonostante degli inizi solitamente difficili e tormentati. Però una volta calati in quella realtà, si abituano facilmente e hanno problemi a lasciarla. Molte persone compatiscono questi bambini quando li vedono per strada e sono disposti ad aiutarli. Va benissimo fare beneficenza, ma questa carità non li aiuta a lasciare la strada, anzi, li aiuta a stabilizzarsi ancor più sulla strada e questo non è una buona cosa.

“Lavoriamo e ci guadagniamo da vivere bene in strada; chiediamo la carità e la otteniamo; rubiamo in strada, facciamo i nostri errori, in strada; prendiamo la droga in strada, mangiamo sempre in strada e persino ci laviamo per strada” hanno raccontato alcuni di essi, intervistati sul loro rapporto con la strada.

La situazione è anche peggiore per le bambine e ragazze, che facilmente finiscono nella prostituzione già dall’età di 8 anni e ricevono traumi psicologici e fisici che le segneranno per sempre.

Quanto alle droghe, quasi il 95% dei minori di strada ne fa uso, in qualche forma. Quella che ha attirato maggiormente la nostra attenzione è il consumo di colla – come di benzina o lacche. Molti di loro girano sempre con una bottiglietta in mano: è la colla che inalano tutto il giorno; ragazze e ragazzi, tutti insieme. Quando gli è stato chiesto il perché, la maggior parte ha detto di voler essere più lucido, di non voler pensare a vergognarsi per dover mendicare o avere la forza di lavorare o affrontare le intemperie. Mentre per le bambine, è soprattutto per riuscire ad accettare l’uomo, chiunque egli sia, e qualunque sia la sua età.

Anche l’inalazione di colla genera dipendenza e comporta tutti i problemi delle altre sostanze: incapacità di controllarne l’uso, porta d’accesso ad altre sostanze più forti, effetti gravemente deleteri sul cervello e i neurotrasmettitori. 

Non ci stancheremo mai di dirlo: il posto di un bambino è in una famiglia e non per strada.

I Salesiani nella Repubblica Democratica del Congo lavorano duramente per dare una via d’uscita ai minori di strada. Grazie anche al sostegno di altre realtà, come la “Samu Social Bakania-Ville”, la rete salesiana “Opere Mamma Margherita” si adopera per incontrare i minori sulle strade, due sere alla settimana, e proporre loro percorsi di recupero e reinserimento sociale.

InfoANS

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