India - Il ciclone “Wardah” lascia morti e distruzione nel paese

22 Dicembre 2016

(ANS – Chennai) – Il ciclone “Wardah” ha colpito la scorsa settimana la capitale dello stato indiano del Tamil Nadu, Chennai, nel sud-est del paese, e anche il vicino stato dell’Andhra Pradesh, provocando almeno 23 morti, distruggendo case, linee di comunicazione e di trasporto. Danni materiali sono stati registrati anche nelle opere salesiane. I Salesiani attualmente stanno valutando i danni e lavorano per garantire la continuità del loro servizio nelle diverse opere, in particolare quelle dedicate ai minori a rischio.

Il forte vento fino a 140 km/h ha spazzato la costa di Chennai lo scorso 12 dicembre. Il governo del Tamil Nadu ha riferito che ci sono attualmente oltre 7.350 sfollati in 54 centri di soccorso diffusi nei distretti di Chennai, Kanchipuram, Tiruvallur e Villupuram.

La conta dei danni alle opere salesiana nella zona è rilevante.

Il Centro per persone affette da HIV e malattia di Hansen “Casa Papa Giovanni XXIII” è stato colpito duramente. Oltre 250 alberi di mango e noci di cocco – che producevano reddito per il centro – sono stati sradicati, 4 case per i pazienti sono state distrutte, così come il serbatoio idrico e il generatore elettrico.

Nella casa per ragazze “Don Bosco” di Chennai le 45 residenti del campus stanno bene, ma il tetto al secondo piano del convitto è stato sollevato dal vento e il serbatoio idrico è stato demolito. Non c’è acqua, né elettricità.

Il centro per ragazzi a rischio “Anbu Illam” e il centro per minori in conflitto con la legge “Annat Farm” a Chennai non hanno luce, sono senza acqua e tutti gli alberi sono stati abbattuti; i bambini stanno bene.

I trasformatori della maggior parte delle case salesiane sono inutilizzabili, quindi, anche se i soccorsi governativo ricollegassero la linea di alimentazione, non sarebbe possibile aiutare le istituzioni salesiane a riottenere immediatamente l’energia.

Nelle periferie delle città, tra le più colpite dal ciclone, i membri della Famiglia Salesiana, con studenti, docenti e famigliari che frequentano le opere salesiane, stanno distribuendo cibo, acqua pulita e generi di prima necessità.

Per le comunità salesiane il piano per ritornare alla normalità il prima possibile include:

  • Sgomberare gli alberi e i muri caduti.
  • Riparare gli edifici crollati.
  • Risistemare i trasformatori e i cavi elettrici per ripristinare l’alimentazione energetica.
  • Fornire assistenza sanitaria e igiene ai bisognosi che visitano le opere salesiane.
  • Fornire taniche d’acqua potabile

InfoANS

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