Brasile – “L’America è stata privilegiata con la Reliquia di Don Bosco a Panama e Brasile”: benedizione dell’urna a Brasilia

29 Agosto 2017

(ANS – Brasilia) – Il 27 agosto è stata inaugurata, nel Santuario Don Bosco di Brasilia, la cripta dedicata al “Santo dei Giovani”. Centinaia di giovani si sono riuniti per celebrare questo grande avvenimento. “L’America è stata privilegiata con la Reliquia di San Giovanni Bosco a Panama e in Brasile. Dentro l’urna si trova un pezzo di braccio destro di Don Bosco, lo stesso braccio che ha benedetto, servito, che ha riconciliato, che ha tolto dalla povertà migliaia di giovani. Desideriamo che San Giovanni Bosco sia imitato nel suo amore per Gesù Cristo”, ha detto don Orestes Fistarol, Ispettore di Belo Horizonte.

Domenica 27 agosto, si è svolta la benedizione della cripta del Santuario Don Bosco. Per celebrare la festa è stato organizzato un incontro del Movimento Giovanile Salesiano con la presenza di 300 giovani di sei Ispettorie salesiane e 9 delle FMA. Giunti nella Cattedrale di Brasilia i giovani hanno preso l’urna per portarla al Santuario Don Bosco. Al gruppo MGS si sono uniti altri 300 giovani che hanno camminato insieme all’urna di Don Bosco, per 3,5 Km fino al Santuario.

Il Santuario ha accolto centinaia di giovani e soprattutto figure illustri: mons. Sergio Rocha, Cardinale di Brasilia e Presidente della Conferenza Episcopale del Brasile, il Nunzio Apostolico, mons. Giovanni Aniello, il vescovo ausiliare di Brasilia, mons. Mazzoni, che è stato ordinato sacerdote nel Santuario Don Bosco.

“È un giorno di ringraziamento a Dio – ha detto nell’omelia il Cardinale Rocha – per la Famiglia Salesiana e soprattutto per i salesiani, per il bene che fanno, per la loro presenza e per la missione tra i giovani. Il Santuario è un luogo di pellegrinaggio, una casa di porte aperte, una famiglia accogliente, e un luogo dove incontrare il Santo amato in Brasile: Don Bosco”.

Don Orestes Fistarol ha ringraziato per il regalo dell’Urna e ha esortato a costruire la civiltà dell’amore, come Don Bosco fece a Torino. “La storia di questa capitale è legata a Don Bosco. Quando cominciò a svilupparsi questa città, arrivarono i salesiani per accompagnare la gente – e rivolgendosi al Cardinale ha fatto una richiesta – che Don Bosco sia co-patrono, insieme a Nostra Signora di Aparecida”.

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