Vaticano – Papa Francesco ricorda il salesiano Stefano Czmil

10 Novembre 2017

(ANS – Città del Vaticano) – Al termine dell’udienza concessa alla Comunità del Pontificio Collegio Ucraino di San Giosafat, ieri, 9 novembre – in occasione dell’85° dalla costruzione della sede del Collegio ucraino sul Colle Gianicolo, per volere del Papa Pio XI – Papa Francesco ha ricordato con affetto e riconoscenza il salesiano vescovo Stefano Czmil.

E non vorrei finire senza ricordare una persona che mi ha fatto bene quando ero nell’ultima classe elementare, nell’anno 1949. La maggioranza di voi non era nata! È il padre Stefano Czmil, poi consacrato vescovo di nascosto qui a Roma dall’allora arcivescovo maggiore. Lui celebrava la messa lì, non c’era una comunità ucraina vicina, e aveva alcuni che lo aiutavano. Io ho imparato ad assistere la messa in rito ucraino da lui. Mi ha insegnato tutto. Due volte alla settimana toccava a me aiutarlo. Mi ha fatto bene questo, perché quell’uomo parlava delle persecuzioni, delle sofferenze, delle ideologie che perseguitavano i cristiani. Poi mi ha insegnato ad aprirmi a una liturgia diversa, che sempre conservo nel cuore per la sua bellezza. Mons. Svjatoslav Shevchuk quando ero a Buenos Aires mi aveva chiesto testimonianze per aprire il processo di canonizzazione di questo vescovo ordinato di nascosto. Volevo ricordarlo oggi perché è giustizia ringraziare davanti a voi per il bene che mi ha fatto. Grazie”.

Don Czmil, nato nel 1914 a Sudova Vyshnia, in Ucraina, lasciò nel 1932 il suo paese a motivo delle difficoltà religiose e politiche dell’Ucraina. Insieme ad altri giovani giunse presso l’aspirantato salesiano di Ivrea e, dopo aver frequentato il noviziato di Villa Moglia, a Chieri, professò i suoi primi voti nel 1936. Compiuta la formazione teologica a Roma, fu ordinato sacerdote nel 1945. Partito missionario in Argentina, visse nella casa salesiana di Ramos Mejia, incaricato dei profughi ed emigrati ucraini della zona. Fece ritorno in Italia dove a Roma fu direttore del Pontificio seminario minore per i ragazzi ucraini della diaspora, dal 1961 al 1967 e dal 1976 al giorno della sua morte, avvenuta il 22 gennaio 1978.

Circa due decenni dopo la sua morte, Giovanni Paolo II accolse don Stepan Czmil nel collegio episcopale e riconobbe la validità della consacrazione avvenuta segretamente il 4 aprile 1977. Don Stepan Czmil, insieme ad altri due sacerdoti, ricevette l’ordinazione episcopale dal card. Josef Slipij, Metropolita di Leopoli, presso il monastero studita, nel più assoluto segreto.

Il card. Lubomir Husar (1933-2017), già arcivescovo maggiore di Kiev e presidente del Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica ucraina, che conobbe personalmente don Czmil, testimoniò: “don Stepan era così santo, che la sua santità non dava nell’occhio, veramente risiedeva in lui e si sprigionava da lui alla sua maniera, irradiando chi veniva in contatto con lui… Parlare della fama di santità di don Stepan, è più che giusto e legittimo, perché santo lo era davvero!”.

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