Perù – Centro di Formazione Tecnica: “il sogno di don Bolla è realtà”

29 Dicembre 2017

(ANS – Yurimaguas) – È stato il sogno del salesiano don Luigi Bolla (Yankuam Jintia, con il nome assegnatogli dagli indigeni per cui si prodigò): costruire un centro per formare i giovani. Ora, don Diego Clavijo e don Nelson Vera, missionari nella medesima area di don Bolla, lo hanno reso realtà, e fanno sorgere opportunità a favore dei giovani delle popolazioni indigene di diversi gruppi etnici, altrimenti abbandonati a sé stessi.

I giovani della zona fino a prima non avevano accesso alla formazione tecnica. La “Fondazione Don Bosco” del Perù ha così avviato un progetto per la realizzazione di un Centro di Formazione Tecnica Interculturale.

Era il dicembre del 2015 quando finalmente l’ONG salesiana “Don Bosco Mondo” annunciava che il governo tedesco aveva approvato il progetto grazie al quale è stato poi messo in piedi il Centro di Formazione Tecnico-Produttivo Interculturale “Yánkuam Jintia” (CET-PRO).

Il centro ha iniziato le sue attività ad agosto 2016, dopo un periodo di costruzione e rifornimento delle attrezzature. Sono state offerti sin da subito tre indirizzi: Meccanica dei Motori Fuoribordo, Carpenteria e Scienze Agropastorali, specialità che rispondono alle esigenze del contesto locale.

La formazione è modulare e dura 4 mesi, durante i quali gli allievi – di diversi gruppi etnici: Achuar, Quichua, Kandozi, Awuajum, Wampis, Shawi e Mestizos – sono accolti nelle strutture della zona perché tornare a casa per loro sarebbe molto difficile a causa delle distanze. Per raggiungere il centro, alcuni di loro devono camminare per 2 o 3 giorni e poi navigare una settimana lungo fiume a bordo dell’imbarcazione nota come “pekepeke” – per il rumore che fa. “Gli studenti sono davvero degni di ammirazione perché per realizzare i loro sogni devono fare molti sforzi” commentano i missionari salesiani nella zona.

E non si tratta solo della distanza, ma anche della pesante catena che si trascinano dietro, dovuta alla scarsa preparazione durante l’istruzione scolastica di base: anche quando escono dalle scuole secondarie molti non sanno leggere, scrivere o capire correttamente lo spagnolo.

In questi giorni invece gli allievi e la comunità educativa del CET-PRO sono tutti soddisfatti, perché si è chiuso un nuovo ciclo di formazione, portando il totale degli allievi diplomati ad oltre 150 – tutti ragazzi che, oltre alla formazione ricevuta, hanno potuto apprendere anche dal vivere in comune tra persone di diverse origini e appartenenze.

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