Colombia – “Giornata Internazionale contro l’uso dei bambini soldato”: “Ciudad Don Bosco” di Medellín è la fabbrica degli ambasciatori di pace

12 Febbraio 2018

(ANS – Medellín) – Il 12 febbraio si celebra, ogni anno, la Giornata Internazionale contro l’uso dei bambini soldato. Le organizzazioni internazionali conteggiano oltre 250mila bambini impegnati a partecipare ad una serie di conflitti armati nel mondo, lontani dalle loro famiglie e anche dall’educazione. I Salesiani lavorano in diversi paesi con gli ex bambini soldato, affinché superino i traumi della guerra e possano reintegrarsi nella società. L’opera “Ciudad Don Bosco” di Medellín è un esempio in tutto il mondo, grazie al suo programma “Costruendo sogni” ed essendo riuscita a recuperare dal 2000 ad oggi circa 2.400 bambini, che ora sono ambasciatori e costruttori di pace.

Catalina e Manuel sono due eroi per tutti i minori della Casa della Protezione Specializzata (CAPRE, in spagnolo) di Ciudad Don Bosco, Medellín. Tutti loro hanno una storia comune: la guerra a cui hanno partecipato e di cui ora sono vittime. Ma per i Salesiani non importa il passato, contano solo il presente e, soprattutto, il futuro, che i minori costruiranno in un processo che inizia con il loro allontanamento dai gruppi armati e che prende l’evocativo nome di “Costruendo sogni”.

È passato un anno da quando Catalina e Manuel hanno viaggiato per l’Europa, per presentare la loro testimonianza di minori ex guerriglieri delle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia), ma soprattutto per parlare del loro processo di redenzione e perdono, dei sogni e del futuro e del processo di pace che il loro paese sta vivendo dopo oltre mezzo secolo di conflitto. Entrambi hanno preso parte al documentario “Alto el fuego” della Procura Missionaria Salesiana di Madrid e si definiscono come “ambasciatori e costruttori di pace”.

Dove sono passati hanno commosso i loro ascoltatori: davanti al pubblico di diverse città spagnole, davanti ai giornalisti accreditati presso la Santa Sede in Vaticano, ai deputati a Bruxelles e presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra.

Catalina ha realizzato il suo sogno di studiare Infermieristica e vive insieme ad altre quattro ragazze in una abitazione protetta, con ambiente indipendenti, grazie al programma salesiano “Autonomia e Responsabilità”. Manuel, da parte sua, lavora in una grande azienda, può pagarsi l’affitto della casa in cui vive e ha persino comprato una piccola moto per andare a lavorare.

Fonte: Misiones Salesianas

InfoANS

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