Italia - Salesiani a Pavia, 120 anni e tanti progetti: “Abbiamo il dovere di guardare avanti”

06 Novembre 2018

(ANS – Pavia) – Si sono chiuse ufficialmente domenica 21 ottobre a Pavia le celebrazioni per l'anniversario dei centovent'anni di storia salesiana nella città, che avevano preso avvio il 21 ottobre 2017 nel santuario di Santa Maria delle Grazie. Un anno ricco di iniziative culturali, sociali e ludiche per festeggiare questa presenza salesiana iniziata, con l'arrivo dei primi seguaci di Don Bosco, il 21 ottobre 1897, per volontà dell'allora vescovo, mons. Agostino Gaetano Riboldi.

di Daniela Scherrer

Domenica 21 ottobre è stata l'occasione per presentare al teatro Salesiano di via San Giovanni Bosco il volume che racconta questi 120 anni di presenza racchiudendoli in duecento pagine: un amarcord di quanto avvenuto nel corso dell'ultracentenario cammino, ma anche tante testimonianze del presente e le speranze per il futuro della comunità che a Pavia poggia su tante realtà, dal santuario al collegio universitario fino all'oratorio e al teatro.

Senza dimenticare la comunità delle religiose salesiane, con lo storico Istituto Maria Ausiliatrice. Il libro è stato voluto da don Marco Mazzanti, direttore fino allo scorso agosto del Collegio Salesiano ed ora in servizio nella Repubblica di San Marino. Al suo fianco nella grande opera di raccolta di tutto il materiale storico il sacerdote 95enne don Camillo Giordani (attualmente ad Arese) e il presidente degli Exallievi Salesiani, Luigi Peroncini, a cui domenica è stato affidato il compito di presentare il volume. Insieme a lui il neo-direttore della comunità salesiana pavese don Achille Longoni, che è anche parroco di Santa Maria delle Grazie. Per lui e per la comunità parrocchiale la giornata di domenica è stata anche l'occasione per festeggiare l'ingresso ufficiale.

“Sono appena arrivato e quindi non posso dire molto della storia pavese dei salesiani -ha sottolineato don Achille- ma ho letto il libro e mi sono reso conto che si tratta di un cammino importante; posso promettere il massimo impegno affinché questo percorso prosegua sempre con immutato entusiasmo, nel nome di Don Bosco”.

Il volume è composto da una corposa prima parte storica, con la riproduzione anche dei principali documenti originali che hanno sancito l'avvio delle attività della comunità salesiana a Pavia e da una seconda più attuale, che racconta il presente della struttura attraverso anche le numerose testimonianze di ex-allievi salesiani tra cui l'esponente politico Francesco Adenti, intervenuto domenica a raccontare i suoi trascorsi nell'oratorio di via San Giovanni Bosco.

Da segnalare gli interventi dell'attuale vescovo, mons. Corrado Sanguineti, e del vescovo emerito di Pavia, mons. Giovanni Giudici, le poesie in dialetto pavese di Aldo Corna, che sono state particolarmente applaudite, e la presentazione delle opere della pittrice vigevanese Maria Grazia Simonetta.

Infine il libro si completa con una serie di allegati che vanno a ricordare le grandi figure salesiane scomparse e ripropongono fotografie diventate ormai patrimonio storico. Al termine la suggestiva rimpatriata annuale degli Exallievi Salesiani, che invecchiano anagraficamente, ma conservando lo stesso spirito gioviale che appartenne a Don Bosco.

Fonte: La Provincia Pavese

InfoANS

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