Brasile – Due pastori salesiani raggiungono la Casa del Padre

09 Novembre 2018

(ANS – Brasilia) – A pochi giorni di distanza l’uno dall’altro i fedeli del Brasile hanno perso due validi pastori, i salesiani mons. Antonio Possamai, vescovo emerito di Ji-Paraná, scomparso lo scorso 27 ottobre; e mons. Frederico Heimler, vescovo emerito di Cruz Alta, deceduto il 7 novembre. Entrambi per il loro motto episcopale presero spunto dal passo evangelico di Lc 4,18, perché la loro missione è consistita nel “proclamare il Vangelo ai poveri”.

Papa Francesco ricorda sempre che i vescovi devono condividere la vita, i sogni, le lotte del loro popolo. Così è stata la vita di mons. Possamai. Nato il 5 aprile 1929, nella città di Ascurra, conobbe sin da piccolo i Salesiani di Don Bosco. Emise la prima professione religiosa il 31 gennaio 1948 e venne ordinato sacerdote l’8 dicembre 1957 e nel suo percorso è stato Vicario ispettoriale nell’Ispettoria di Brasile-Porto Alegre (1963-1975) e Ispettore per quella di Brasile-Recife (1976-1982).

Fu nominato e ordinato vescovo Ji-Paraná nel 1983, scegliendo come motto episcopale la frase: “Il Signore mi ha unto per evangelizzare i poveri”. Un motto che incarnò con la sua vita e che gli causò per questo anche diversi conflitti e fastidi, calunnie e minacce di morte.

Nel suo ministero episcopale favorì la nascita di centinaia di comunità ecclesiali di base, promosse la nascita di una scuola di fede e politica per i laici ed era impegnato a stimolare con tutti una pastorale organizzata e dinamica. Ricoperse anche vari incarichi nella Conferenza Episcopale Brasiliana – Regione Nord 1, compreso quello di Presidente.

Da dopo la rinuncia per limiti d’età, nel 2007, risiedeva nella comunità “San Giovanni Bosco” di Porto Velho.

Mons. Frederico (Frederick) Heimler era originario di Unterlammerthal, in Germania, dove nacque il 17 febbraio 1942. Venne ordinato sacerdote il 12 giugno 1970 e ordinato vescovo il 31 gennaio 1999, e il suo motto episcopale fu: “Lo Spirito del Signore è sopra di me, per questo mi ha unto per evangelizzare i poveri”. Dapprima nominato vescovo coadiutore di Umuarama, assunse la guida della diocesi di Cruz Alta il 16 giugno 2002.

Come vescovo ha sempre lavorato per l’unità della Chiesa Cattolica. In questo senso, le sue convinzioni, le sue posizioni ferme e chiare, unite alle sue competenze di educatore e amministratore accumulate nel corso degli anni, furono decisive per far crescere la cura pastorale e amministrativa della diocesi. Papa Francesco ha accettato la sua rinuncia al governo della diocesi, l'11 giugno 2014.

Il percorso umano del terzo vescovo di Cruz Alta è stato segnato dalla semplicità, dall’umiltà e dall’intenso lavoro.

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