Perù – “Red de Casas Don Bosco”: impegnati ad educare offrendo proposte per il futuro

08 Febbraio 2019

(ANS – Calca) – Il Perù è un Paese giovane, dove la popolazione locale, stando ai dati dell’Istituto Nazionale di Statistica e Informatica, è composta al 30% da bambini e al 14% da adolescenti. E sebbene l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) abbia recentemente annunciato che il lavoro minorile in America Latina e nei Caraibi si sia dimezzato negli ultimi otto anni, in Perù c’è ancora poco da gioire. Perché? Perché, nonostante una lenta diminuzione, c’è ancora un 21,8% di bambini e ed adolescenti che lavora. La cosa peggiore è che con queste cifre il Perù è in cima alla lista dei Paesi sudamericani per il tasso di lavoro minorile.

Consapevoli di questa situazione, i salesiani continuano a scommettere sulle “Case Don Bosco”, dei luoghi in cui dare rifugio alle speranze e al futuro.

Secondo uno studio realizzato da Mariana Benavente per il suo libro Los niños de la calle (I bambini di strada), “l’86% dei bambini che vivono in totale o parziale abbandono della strada crede di poter avere un bel futuro”. Ed è una verità che solo i salesiani che lavorano con i bambini di strada sanno. “I bambini e i giovani hanno bisogno di noi, di parlare, di dialogare, di essere ascoltati e accompagnati” ha detto don José Valdivia, Delegato ispettoriale per la “Red de Casas Don Bosco”.

La “Red de Casas Don Bosco” è diventata negli ultimi anni una proposta e un’opera concreta per salvare i giovani dalle strade. Attualmente è in corso il XII Incontro della Rete (Calca, 3-11 febbraio), che vede la partecipazione di 139 persone.

Ragazze e Ragazzi, bambini e adolescenti, con le rispettive squadre di educatori, sono arrivati a Calca, nella regione di Cusco, da 11 centri della Rete (Amparaes, Ayacucho, Arequipa, Breña, Cusco, Calca, Huancayo, Monte Salvado, Lauritas Cusco, Quebrada Honda e Rimac). I temi trattati sono: “I giovani: attività formative per rafforzare la loro personalità” e “Gli educatori: affrontare le sfide del loro lavoro formativo con i destinatari”.

All’incontro, animato dall’équipe del centro di Arequipa, intervengono James Areiza, Coordinatore dell’area Protezione dell’opera “Ciudad Don Bosco” di Medellín, Colombia; José Jiménez, Direttore di “Altísima Fortaleza”; Juan Pineda, Coordinatore di “Mundo Libre”; e don Manuel Cayo, SDB, Ispettore.

Essere bambino o adolescente è una tappa della vita che merita un’attenzione particolare; per questo la “Red de Casas Don Bosco” del Perù continua il suo impegno di educare offrendo proposte per il futuro.

InfoANS

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