Vaticano – Con la Messa nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco ha aperto il Sinodo per l’Amazzonia

07 Ottobre 2019

(ANS – Città del Vaticano) – “Quando senza amore e senza rispetto si divorano popoli e culture, non è il fuoco di Dio, ma del mondo. Eppure quante volte il dono di Dio non è stato offerto ma imposto, quante volte c’è stata colonizzazione anziché evangelizzazione! Dio ci preservi dall’avidità dei nuovi colonialismi”. Sono le parole di Papa Francesco, pronunciate ieri, domenica 6 ottobre, nell’omelia di apertura del Sinodo speciale per l’Amazzonia.

Con il Sinodo, per le prossime tre settimane, saranno portati in Vaticano i temi della evangelizzazione in un regione difficile, ma anche della custodia del creato e della difesa della dignità umana.

A concelebrare la Messa di apertura del Sinodo ci sono stati anche i nuovi cardinali, creati da Papa Francesco sabato 5 ottobre. La riflessione del Pontefice, infatti, si è basata proprio sul tema del dono che lo Spirito fa a sacerdoti e vescovi. “Siamo vescovi perché abbiamo ricevuto un dono di Dio - ha ricordato il Santo Padre - Abbiamo ricevuto un dono per essere doni. Un dono non si compra, non si scambia e non si vende: si riceve e si regala” ha poi aggiunto.

Papa Francesco ha poi esortato ad alimentare il fuoco dello Spirito che, se non viene mantenuto in vita, si spegne e viene coperto dalle ceneri. E mentre il fuoco della fede va alimentato, c’è un altro fuoco che va evitato: il fuoco appiccato dagli interessi. Questo, al contrario, è un fuoco divoratore, un fuoco che distrugge, come quello che ha devastato l’Amazzonia nei mesi scorsi. Questo fuoco, ha ammonito Papa Francesco, “divampa quando si vogliono portare avanti solo le proprie idee, fare il proprio gruppo, bruciare le diversità per omologare tutti e tutto”.

Papa Francesco ha poi sottolineato l’importanza del martirio per la fede e ha ringraziato Dio per la presenza di alcuni cardinali martiri nel Collegio Cardinalizio. È al cuore di Gesù Crocifisso, infatti, che bisogna volgere lo sguardo, sentendosi chiamati, tutti, a dare la vita.

In conclusione, Papa Francesco ha rivolto un pensiero ai tanti fratelli e sorelle che “in Amazzonia portano croci pesanti e attendono la consolazione liberante del Vangelo, la carezza d’amore della Chiesa”. Infine, ha ricordato le parole del cardinale Hummes, che in Amazzonia cerca le tombe dei missionari martiri e poi si rivolge al Papa dicendo: “Non si dimentichi di loro! Meritano di essere canonizzati”. Per loro e con loro, conclude Papa Francesco, camminiamo insieme.

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