Uruguay – “L’abbondanza di vita”: seminario sulla dimensione vocazionale nella Pastorale Giovanile

22 Ottobre 2019

(ANS – Montevideo) – “Ennoblecer el corazón” (Nobilitare il cuore) è il nome del Progetto di sviluppo trasversale della Pastorale Giovanile Salesiana dell’Ispettoria “San Giuseppe” dell’Uruguay, presentato sabato 12 ottobre nell’ambito di un seminario sulla dimensione vocazionale della Pastorale Giovanile, intitolato “L’abbondanza di vita” e guidato da tre esperti del settore: don Daniel García, membro del Dicastero della Pastorale Giovanile; il coadiutore salesiano Hugo Vera, SDB, dall’Argentina; e Ana María Díaz, dal Cile.

Il nome del progetto vocazionale si ispira alla frase di Don Bosco: “Ho sempre cercato di illuminare la mente, nobilitando il cuore”.

Il seminario, al quale hanno partecipato più di 120 dirigenti, educatori e formatori, si è tenuto presso l’Istituto Salesiano di Formazione di Montevideo. In apertura dei lavori, davanti anche a mons. Luis Eduardo González, vescovo ausiliare di Montevideo e Rettore del Seminario Maggiore “Cristo Rey”, don Alfonso Bauer, Ispettore, ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sul tema vocazionale “insieme”, cioè con i giovani e i laici: “Oggi non è il momento delle prescrizioni, ma della ricerca e del discernimento”, ha sottolineato, incoraggiando al tempo stesso il coinvolgimento delle persone, perché “Non è un argomento per gli spettatori… Vogliamo vivere la vita come vocazione e accompagnare i giovani in questo cammino”.

Successivamente hanno parlato i relatori del seminario, ciascuno preceduto da un’esibizione del gruppo “Aristophanes”, che con i loro canti da anni animano i vari eventi pastorali proposti nel campo della Pastorale Giovanile e nelle feste salesiane.

Don García ha così indicato che “il paradigma di come accompagnare i giovani è il cammino verso Emmaus, in modo speciale, sapendo ascoltare. Oggi non possiamo pensare ad una pastorale senza partire dalla persona. E questo non può essere ottenuto senza la possibilità di ascoltare. L’arte dell’ascolto e dell’accompagnamento va coltivata”.

Don Lezama, poi, ha spiegato che la “chiave” della prospettiva vocazionale risiede nel fatto che “la vocazione non è qualcosa di esterno alla nostra vita, non è qualcosa che si ferma fuori; è la nostra vita che è ‘vocazionata’”.

Nobilitare il cuore. Il progetto di Spiritualità Giovanile Vocazionale Salesiana” è stato, infine, il tema di Ana María Díaz, che ha presentato i fondamenti e i contenuti della proposta di trasversalità della Pastorale Vocazionale.

Don Bauer ha quindi concluso il seminario augurandosi che questa sia stata una fase di semina, che “sarà rafforzata dall’attesa, dalla coltivazione e dalla cura, lasciando da parte l’autoreferenzialità e assumendo la dinamica del camminare insieme”.

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