(ANS – Roma) – Nel primo concistoro del terzo millennio, quello del 21 febbraio 2001, Papa Giovanni Paolo II nominò altri due Figli di Don Bosco come cardinali, entrambi latinoamericani: il venezuelano Antonio Ignacio Velasco García e l’honduregno Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga. Oggi ricordiamo il primo dei due: insigne studioso, attivo nella Congregazione Salesiana come Ispettore e Consigliere Regionale, quindi pastore zelante e dinamico.
(ANS – Roma) – A tre anni dal concistoro in cui aveva immesso nel Collegio Cardinalizio ben tre Figli di Don Bosco, nel 1988 Papa Giovanni Paolo II assegnò una berretta color porpora anche al salesiano spagnolo Antonio María Javierre Ortas, valido studioso e docente, grande accademico e promotore del dialogo ecumenico.
(ANS – Roma) – Nello storico concistoro del 25 maggio 1985, che vide l’assegnazione di ben tre porpore a dei Figli di Don Bosco, vi era pure l’allora arcivescovo di Managua e Primate del Nicaragua, Mons. Miguel Obando Bravo, una figura di primissimo piano non solo per la Chiesa locale, ma per l’intera nazione, tanto che con un’apposita legge nel 2016 venne dichiarato “sacerdote nazionale per la pace e la riconciliazione”.
(ANS – Roma) – Nel concistoro del 25 maggio 1985 – per l’unica volta nella storia – vennero creati contemporaneamente cardinali da Papa Giovanni Paolo II ben tre Figli di Don Bosco: i monsignori curiali Alfons Maria Stickler e Rosalio José Castillo Lara e l’allora arcivescovo di Managua e Primate del Nicaragua, Mons. Miguel Obando Bravo. Oggi la nostra attenzione si concentra sul secondo di questa terna, il venezuelano Castillo Lara.
(ANS – Roma) – Dal cuore dell’Europa al centro della Chiesa: fu questo il percorso compiuto da Alfons Maria Stickler, il quinto Salesiano di Don Bosco, in ordine cronologico, ad essere nominato e creato cardinale. Differentemente dagli altri profili esaminati precedentemente, egli espresse il suo servizio episcopale e cardinalizio non tanto nell’attività pastorale, quanto nel discreto, ma efficacissimo lavoro nelle realtà della Curia romana e degli ambienti accademici – manifestando sempre quella semplicità e quell’umiltà tanto care a Don Bosco.
(ANS – Roma) – Figura del tutto peculiare fu il quarto salesiano ad essere creato cardinale, Štěpán Trochta. Emblema delle sofferenze patite dall’Europa centro-orientale durante tutto il XX secolo, perseguitato dapprima dal nazismo e poi dal comunismo, fu anche l’unico cardinale salesiano ad essere nominato in pectore, dato che al momento della sua prima elezione ragioni di opportunità spinsero Papa Paolo VI a non rendere pubblica la sua opzione.
Interviste
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Italia – Un salesiano sulla linea del fronte della guerra in Ucraina: “Conta la vicinanza, le parole arrivano dopo”
- Mercoledì, 17 Aprile 2024
(ANS – Roma) – Come racconta con una gentilezza che non sembra arrivare dall’orrore, in questi giorni a Roma si sta “un po’ riposando”. Don Oleh Ladnyuk è un sacerdote salesiano ucraino che fa il cappellano militare al fronte, tra i soldati che combattono in difesa del Paese e tra i civili che da oltre due anni hanno vista spazzata via la loro vita. Porta gli aiuti umanitari dove cadono i missili e da quei posti aiuta nell’opera di evacuazione di giovani e adulti - finora almeno 500 persone, ma sono probabilmente molte di più. In questi giorni il salesiano – che svolge il suo ministero a Dnipro e insegna Storia in una scuola statale della città – si trova a Roma per partecipare con altri due sacerdoti e una decina di laici del suo Paese al corso di formazione “Accompanying when Trauma Hits” (Accompagnare quando colpisce un trauma), ospitato dall’Università Pontificia Salesiana in collaborazione con la Facoltà di Scienze dell’Educazione, con la Fondazione “DON BOSCO NEL MONDO” e il Don Bosco Network. Un progetto che intende fornire strumenti teorici e metodologici per affrontare i traumi provocati dalla guerra.
Editoriale
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Myanmar – La tragedia dei bambini innocenti nel mezzo dei conflitti armati
(ANS – Naypyidaw) - Il Myanmar si trova immerso in una situazione di profondo dolore e angoscia, poiché vite innocenti, in particolare quelle dei bambini, continuano ad essere falciate via senza pietà nel perdurante conflitto armato. Migliaia di famiglie sono sconvolte dalla tragica perdita dei propri cari, mentre la violenza continua senza che si riesca a vederne la fine. Questa settimana, un accorato appello dal Myanmar ha raggiunto la redazione, facendo luce sulla straziante morte di una giovane ragazza, Juliet, in un attacco aereo militare, e invocando un appello unificato a pregare e ad agire.
Eventi
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Italia – “Educazione e cultura del safeguarding nello sport. Verso la costituzione di modelli di tutela e prevenzione”: convegno della PGS con l’UPS
- Martedì, 09 Aprile 2024
(ANS – Roma) – La sinergia tra le Polisportive Giovanili Salesiane (PGS) e l’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma ha dato vita al convegno “Educazione e cultura del safeguarding nello sport. Verso la costituzione di modelli di tutela e prevenzione” che si svolgerà il prossimo 13 aprile, ore 9:00-12:45, presso le strutture dell’UPS di Roma.
L'Approfondimento
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Italia – Testimonianze dal “Mondo Salesiano”: la pastorale fatta in rete con il territorio, la modernità assoluta di idee di due secoli fa
- Venerdì, 19 Aprile 2024
(ANS – Ancona) – I miei genitori si sono conosciuti e sposati nella parrocchia salesiana di Marsala. I due fratelli di papà erano salesiani in Sicilia: insegnavano, uno all’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina, sulla collina che domina lo stretto; l’altro, nella stessa città, al “San Luigi”. Ho respirato il profumo di “Don Bosco” fin nel midollo. Quando con la mia famiglia sono arrivato ad Ancona, a mio padre, che era ingegnere in ferrovia, è stata assegnata una casa a pochi metri dalla stazione ferroviaria, ma anche dalla chiesa salesiana, e ho pensato che fosse proprio nel mio destino.
Il Messaggio del Rettor Maggiore
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SONO UN SALESIANO E SONO UN BORORO
- Martedì, 16 Aprile 2024
IL MESSAGGIO DEL RETTOR MAGGIORE, Cardinale Ángel Fernández Artime
Diario di una giornata missionaria felice e benedetta.
Cari amici, vi scrivo da Meruri, nello stato del Mato Grosso do Sul, in Brasile. Scrivo questo saluto quasi come se fosse una cronaca giornalistica, perché sono passate 24 ore da quando sono arrivato in mezzo a questa città.