Italia – Solidarietà salesiana durante la grande guerra (1915-1918)
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02 Dicembre 2016

(ANS – Roma) – Organizzata dall’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), in collaborazione con il suo nuovo Centro Studi, il 30 novembre si è tenuta, presso la Casa generalizia FMA a Roma, la tavola rotonda sul tema “Solidarietà salesiana durante la grande guerra (1915-1918)”.

Dopo il benvenuto della Madre Generale, Madre Yvonne Reungoat, presente con la Vicaria e varie Consigliere Generali, ha preso la parola il coordinatore don Giancarlo Rocca, storico e direttore del “Dizionario degli Istituti religiosi”, che ha inquadrato l’azione complessiva dei Religiosi e Religiose d’Italia nel corso della I Guerra Mondiale: un’azione ampia e articolata che coinvolse direttamente non meno di 20.000 consacrati, molti dei quali al prezzo della vita.

Ha preso poi la parola don Francesco Motto, membro dell’Istituto Storico Salesiano (ISS) ed attuale Presidente Associazione Cultori di Storia Salesiana (ACSSA) per illustrare la duplice partecipazione dei Salesiani d’Italia all’evento bellico: quella svolta al fronte o nel reparto sanità da migliaia di religiosi arruolati; e quella di quanti rimasero “a casa” a raddoppiare il proprio servizio in favore dei giovani, dei figli dei richiamati, degli orfani, dei rifugiati. Essenziale ed importantissima l’opera di sostegno spirituale e materiale del Rettor Maggiore Don Paolo Albera, dal Prefetto don Filippo Rinaldi, del Segretario don Calogero Gusmano, degli Ispettori e Direttori.

Ha fatto poi seguito l’intervento di sr Grazia Loparco, docente di Storia della Chiesa presso la Facoltà Auxilium di Roma, che ha presentato l’attività assistenziale a larghissimo raggio svolta dalle FMA nel corso del conflitto. Per la prima volta si sono trovate ad operare in una gravissima emergenza nazionale come la guerra, con la conseguenza di dover adeguare il loro carisma educativo a forme inedite di intervento: in ospedali per soldati, in case-famiglia per neonati, in stretta collaborazione con comitati di laici e laiche, in attività di ogni genere per la raccolta di fondi, indumenti, oggetti utili per i militari al fronte…

Nella sintesi finale il moderatore ha sottolineato come la generosa e variegata partecipazione alla guerra da parte dei religiosi avviò la riconciliazione di molti Stati Europei con le Istituzioni di vita religiosa dopo mezzo secolo di ostilità.

La Segretaria Generale, sr Piera Cavaglià, ha chiuso la tavola rotonda ricordando come questa pagina di storia meriti di essere conosciuta anche perché “maestra di vita” per vivere il carisma salesiano oggi.

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