Editoriale
Riunendosi con i vescovi del Perù il Papa ha iniziato il suo messaggio parlando del grande vescovo san Toribio de Mogrovejo e ha proposto la sua figura come esempio di pastore: “Volle andare all’altra riva in cerca dei lontani e dei dispersi. A tale scopo dovette lasciare le comodità del vescovado e percorrere il territorio affidatogli, in continue visite pastorali, cercando di arrivare e stare là dove c’era bisogno (…). Oggi lo chiameremmo un vescovo ‘di strada’. Un vescovo con le suole consumate dal camminare, dall’andare incontro per annunciare il Vangelo a tutti, in tutti i luoghi, in tutte le occasioni, senza indugio, senza repulsioni e senza paura”.
Siamo alle prime settimane di un nuovo anno, il che significa una pagina bianca per scrivere anche una nuova tappa della nostra vita. Con il nuovo anno si fanno propositi e si guarda al calendario pensando agli impegni da compiere e ai giorni di vacanza di cui godere. Sicuramente nessuno di noi si fermerebbe un attimo a pensare alla possibilità di non arrivare alla fine dell’anno.
Le compagnie di telecomunicazioni intensificano le loro promozioni per questo periodo natalizio e hanno ben chiaro che gli immigrati hanno bisogno di parlare con amici e familiari.
Se volessimo trovare una metafora per descrivere appieno la rivoluzione causata nella società dall'introduzione e uso di internet, sicuramente potremmo paragonare tale fenomeno alla scoperta di un nuovo pianeta, di un nuovo continente, un territorio in continua esplorazione che non riusciamo a conoscere fino in fondo, e che continuamente ci sorprende e meraviglia con aspetti nuovi e potenzialità inespresse.