Colombia – Don Rafael Bejarano: “Speriamo che il processo di pace con le FARC permetta ai bambini di godere del loro status di bambini”

11 Gennaio 2018

(ANS – Medellín) – Don Rafael Bejarano, SDB, è il Direttore dell’opera “Ciudad Don Bosco” di Medellín. Negli ultimi anni è stato pertanto pienamente coinvolto nello sviluppo del progetto “Casa di Protezione Specializzata – Costruendo Sogni”, che aiuta il reinserimento sociale di quei minori colombiani che sono stati reclutati da gruppi armati e che hanno visto violato i loro diritti. L’istituzione “Ciudad Don Bosco” per il suo impegno ha ricevuto anche il “Premio per i Diritti Umani” dell’Avvocatura Spagnola.

Una volta che un bambino o un adolescente decide di abbandonare la guerriglia, dove finisce?

Quando decide di lasciare il gruppo armato, si rivolge a qualche istituzione che si prende cura di lui. Quindi viene consegnato a un Difensore di Famiglia, la figura deputata a decidere se deve andare poi presso una famiglia tutrice, che lo accoglie per il suo recupero, o presso una casa di protezione specializzata, come a “Ciudad Don Bosco”.

Come prosegue la permanenza del minore nel progetto?

Lo sviluppo di questo processo è determinato da un progetto di assistenza istituzionale chiamato PAI (Processo di Attenzione Individualizzata), che prevede la messa in pratica del carisma salesiano nel progetto “Costruendo Sogni”. Si realizza in tre fasi. La prima, chiamata Pedagogia della Fiducia, si sviluppa nei primi 45 giorni dall’ingresso del minore; in questa fase l’intera comunità educativa pastorale avvia spazi di fiducia e legami.

La seconda fase è conosciuta come Pedagogia della Speranza, ed è la fase di attuazione del piano d’azione con ogni bambino o ragazzo: creare un ambiente favorevole per lo svolgimento di attività quali la formazione accademica, la formazione professionale, la formazione umana (attraverso laboratori di formazione e il rafforzamento, stili di vita salubri, rafforzamento familiare, sviluppo delle potenzialità personali e costruzione della cittadinanza), e anche la formazione spirituale (secondo la Pastorale Giovanile Salesiana).

Infine c’è la tappa della Pedagogia dell’Alleanza. Ogni volta che un minore entra nel progetto “Costruendo Sogni”, viene anche preparato alla sua uscita dal progetto in modo soddisfacente. Alla fine, grazie al percorso di formazione professionale al lavoro, i ragazzi e le ragazze si legano a diverse aziende che collaborano con Ciudad Don Bosco e che scommettono sul loro reintegro come un fattore importante per continuare a crescere nella pace.

Come avviene il contatto con le famiglie?

Il reinserimento familiare è un altro fattore importante del progetto “Costruendo Sogni”, poiché alcuni di questi ragazzi hanno abbandonato le loro famiglie e i vincoli familiari, ma desiderano recuperarli e far progredire riconciliazione e perdono.

InfoANS

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