Belgio – Al servizio di Don Bosco nel mondo: l’esperienza di una missionaria laica

14 Febbraio 2019

(ANS – Bruxelles) – Colette Shaumont è una missionaria laica impregnata dello spirito di Don Bosco, che ha da poco lasciato il Belgio per raggiungere la sua terra di destinazione, il Rwanda. “Con la benedizione di Dio e la gioia di Don Bosco realizzeremo una fruttuosa collaborazione, che incarna il sogno della Congregazione di Don Bosco di condividere pienamente la missione con i laici”, ha manifestato. Ecco come Colette racconta il suo percorso e il processo di discernimento missionario.

Per 18 anni ho lavorato nel Centro di Formazione Don Bosco dell’Ispettoria del Belgio Nord (BEN – che comprende le opere salesiane in Belgio e Olanda) e negli ultimi 8 anni sono stata responsabile di quel servizio. Mi sono immersa nella vita e nel carisma di Don Bosco. Il mio compito era, insieme alla mia équipe, aggiornare lo spirito e l’approccio di Don Bosco e trasmetterlo in tutte le nostre opere salesiane ai tanti laici impegnati nell’Ispettoria. Lo abbiamo fatto con molto entusiasmo e creatività. In questi anni Don Bosco è diventato per me molto più che un “lavoro”. Gradualmente è diventato una vocazione e una scelta di vita. Mettermi al servizio dove lui aveva bisogno di me era ciò che avevo promesso a Don Bosco.

Negli ultimi anni la Visitatoria “Africa Grandi Laghi” (AGL) mi invitava due volte l’anno, ogni volta per un periodo di un mese, per condividere le mie conoscenze su Don Bosco e il suo approccio pedagogico, attraverso una serie di programmi di formazione per laici e salesiani. Tutto questo ha rappresentato per me un’occasione unica per conoscere questa giovane Visitatoria in pieno sviluppo. Nel frattempo ho avviato con loro un progetto per la creazione di un centro di formazione permanente per la Visitatoria, adattato alle esigenze locali.

Ma stava succedendo qualcosa di più profondo… Attraverso la fitta collaborazione e i contatti, il mio impegno in AGL si è trasformato in una chiamata di Don Bosco ad assumere un nuovo impegno di vita. Mi sono resa conto man a mano che questo contesto salesiano, in pieno entusiasmo, aveva bisogno di me. Avrei avuto il coraggio di lasciare il lavoro, la famiglia, gli amici, le attività e gli impegni… in breve, tutta la mia vita in Europa? Avrei potuto mettere la mia persona e le competenze acquisite come missionaria laica al servizio di questa Visitatoria in piena espansione? La mia testa non sapeva molto bene cosa rispondere, ma il mio cuore alla fine ha detto di sì!

Attraverso dei confronti e con l’aiuto dei due Superiori (BEN e AGL) questa scelta è stata ulteriormente chiarita e trasformata in un progetto di cooperazione e in una missione concreta. In futuro coordinerò il Centro Sviluppo Progetti dell’AGL e mi impegnerò anche nei programmi di formazione salesiana e di comunicazione sociale. LIspettoria BEN mi sostiene per renderlo possibile dal punto di vista amministrativo ed economico. Un bellissimo e potente segno di solidarietà e cooperazione nella Congregazione al di là delle frontiere. Grazie mille, cari fratelli in Don Bosco!

Lo scorso 18 gennaio sono stata benedetta e ho ricevuto l’invio missionario, durante una celebrazione nella comunità di Oud-Heverlee, dove ho lavorato in tutti questi anni. Il 26 gennaio ho salutato la famiglia, gli amici, i colleghi e la Famiglia Salesiana del Belgio. Il 27 gennaio, infine, sono stata calorosamente accolta a Kigali, in Rwanda, per iniziare la mia missione...

Affido tutto il resto al mio caro Don Bosco e alla mia cara madre, la Vergine Maria Ausiliatrice!

InfoANS

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