Stampa questa pagina

Bolivia – Cosa fare quando un bambino resta senza le attenzioni di una famiglia? “Ogni famiglia, scuola di vita”
In evidenza

16 Agosto 2018

(ANS – Santa Cruz) – “Ogni famiglia, scuola di vita” è il titolo del programma che l’Ufficio Progetti dell’Ispettoria della Bolivia (OFPROBOL), l’Università Salesiana della Bolivia (USB) e l’ONG Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS), stanno portando avanti congiuntamente in questo 2018. Un programma chiaramente ispirato alla Strenna del Rettor Maggiore.

di Lorenzo Marfisi, Coordinatore VIS in Bolivia

Il piano si propone di porre al centro dell’attenzione un grande dilemma nella società attuale: cosa fare quando un bambino è privo di assistenza familiare? La risposta prevalente è il centro di accoglienza. Sicuramente, questa soluzione garantisce un tetto, un letto, cibo, protezione, educazione, assistenza alle cure, ricreazione e accesso alle iniziative culturali.

Tuttavia, per quanto grande sia lo sforzo della comunità educativa che gestisce il centro, quest’ultimo non sostituisce del tutto il ruolo primario che una famiglia dovrebbe offrire. I turni di lavoro e la rotazione del personale educativo, il numero di bambini e adolescenti accolti, a volte la separazione dei fratelli a causa dell’organizzazione interna del centro di accoglienza, costituiscono di per sé alcuni elementi che allontanano l’assistenza residenziale dal modello familiare.

Si potrebbe pensare che il centro di accoglienza sia il male minore. Le famiglie per diversi motivi hanno rinunciato al loro ruolo educativo e hanno delegato al centro di accoglienza la cura e l’educazione di questi bambini. Molti la pensano così. “Ogni bambino ha il diritto di ricevere l’amore di una madre e di un padre, entrambi necessari per la sua maturazione integra e armoniosa – scrive il Papa –. Rispettare la dignità di un bambino significa affermare la sua necessità e il suo diritto naturale ad avere una madre e un padre”. (Amoris Laetitia, par. 172)

Le istituzioni che portano avanti il progetto “Ogni famiglia, scuola di vita” stanno sviluppando un corso in Diritto della bambina, del bambino e dell’adolescente alla vita familiare, con un modulo specifico dedicato alla “famiglia sostituta temporanea”. Questo modulo è stato il più innovativo per i 117 iscritti al corso, in quanto pochi e isolati sono stati i tentativi nel Paese di sviluppare un programma di famiglie accoglienti. Le lezioni si svolgono simultaneamente nelle tre principali città del Paese, e gli aderenti appartengono a istituzioni pubbliche locali, centri di accoglienza, ONG e istanze della Chiesa cattolica. Durante i laboratori sono emerse ottime idee per sensibilizzare, attrarre, addestrare e accompagnare le famiglie boliviane.

In Bolivia ci sono oltre 9.000 ragazze, ragazzi e adolescenti che vivono nei centri di accoglienza, il 75% dei quali è concentrato in quei Dipartimenti nei quali operano anche membri della Famiglia Salesiana: La Paz, Cochabamba, Santa Cruz e Chuquisaca. C’è un vasto campo per i seminatori di accoglienza: ora è quanto mai necessario qualcuno che incoraggi e accompagni dei profetici programmi per la cura della famiglia.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".