L'Approfondimento

(ANS – Bari) – Bari è stata nella settimana appena trascorsa il centro del Mediterraneo: luogo d’incontro e d’accoglienza, approdo di speranza, finestra spalancata sul vicino Oriente, sede delle reliquie di San Nicola – uno tra i santi più venerati in tutto l’Oriente cristiano – la città ha radunato infatti, dal 19 al 23 febbraio, 58 vescovi delle 20 Chiese del Mediterraneo, per l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, conclusosi alla presenza di Papa Francesco. A Bari è attiva da oltre un secolo l’opera salesiana “Santissimo Redentore”, una vera oasi educativa per la gioventù nel popolare quartiere “Libertà”, che in questi giorni ha ospitato uno dei partecipanti all’incontro dei Vescovi, il Cardinale salesiano Cristóbal López Romero, arcivescovo di Rabat (Marocco).

(ANS – Santiago del Estero) – L’Argentina è la prima terra missionaria pensata e desiderata da Don Bosco. Il 1° novembre 1875, Papa Pio IX ricevette i membri della Spedizione Missionaria Salesiana e li benedisse. Il 14 novembre, tre giorni dopo la celebrazione dell’invio nella chiesa di Valdocco, la spedizione salesiana inviata e benedetta da Don Bosco partì dal porto di Genova per Buenos Aires. Da allora i salesiani in Argentina hanno fondato città, ospedali, esplorato fiumi, scavato pozzi, creato scuole di ogni tipo e dato nomi a laghi e montagne, ma soprattutto, ovunque siano arrivati, hanno creato degli “oratori salesiani”.

(ANS – Rimini) – Si sono chiuse lo scorso 2 febbraio le celebrazioni per il centenario dell’opera salesiana di Rimini (1919-2019). L’opera, collocata in una posizione strategica – sul lungomare, nel tratto principale della riviera di Rimini, costellata di alberghi e spazi vacanzieri con circa due milione e mezzo di presenze annuali – ha diffuso per un secolo il carisma salesiano tra residenti, viaggiatori e turisti. E ora si proietta in avanti per proseguire la missione di Don Bosco: l’educazione dei giovani secondo il Sistema Preventivo, affinché diventino “Buoni Cristiani e Onesti Cittadini”.

(ANS – Torino) – Docilità, fedeltà e speranza: questi sono i tre atteggiamenti proposti ai Capitolari durante la Messa d’apertura del Capitolo generale 28°, presieduta dal Rettor Maggiore, e che ha coinvolto come primi concelebranti il suo Vicario, don Francesco Cereda, e don Enrico Stasi, Superiore della Circoscrizione che ha sede a Torino. Una Basilica gremita di molti fedeli ha partecipato alla celebrazione, collaborando a renderla solenne.

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