(ANS – Roma) – Per tutta una generazione di salesiani e di simpatizzanti dell’opera salesiana – la generazione dei 40-50enni di oggi – quando si pensa a Don Bosco viene subito in mente il volto solido e spigoloso dell’attore hollywoodiano Carlo Biagio Anthony Gazzara, più noto semplicemente come “Ben” Gazzara. Il film di cui fu protagonista, prodotto dalla Rai e dall’editrice salesiana Elledici nel 1988, in occasione del centenario della morte del Santo dei Giovani, è in effetti una delle pellicole più amate, viste e riprodotte in tutto il mondo salesiano.

(ANS – Roma) – Migliaia di messaggi raggiungono il destinatario ogni giorno. Striscioni pubblicitari per strada, video pubblicitari in metropolitana e in autobus, richieste di persone senzatetto alla stazione ferroviaria, e-mail, messaggi di testo, grida nel bazar, canzoni alla radio, notizie in televisione, testi, immagini e video su Internet. Ogni persona sul globo riceve messaggi scritti, audio e video ogni pochi secondi, indipendentemente dalla latitudine e dalla longitudine. Gli stakeholder consumano i contenuti non solo attraverso la vista e l'udito, ma anche attraverso i sensi del tatto, dell'olfatto e del gusto.

(ANS – Roma) – San Giovanni Bosco, santo comunicatore, è stato anche lui stesso oggetto di attenzione mediatica: una prova viene anche dalle numerose foto che gli vennero scattate, in un’epoca in cui già non era comune essere oggetto di un solo scatto, figuriamoci di molti. Di Don Bosco, il primo santo della storia a essere fotografato, invece, si hanno molte foto, ben 42. Tra i suoi contemporanei, solo Garibaldi e il primo Re d’Italia, Vittorio Emanuele II, ne ebbero di più. Ma una simile gran quantità di foto, unita alle tecniche ancora primordiali dello strumento fotografico, hanno fatto emergere vari volti di Don Bosco, non tutti perfettamente corrispondenti tra loro: qual è dunque, il vero volto di Don Bosco?