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Samoa – Una “seconda opportunità” per i ragazzi poveri e svantaggiati

25 Maggio 2016

(ANS – Apia) – I Salesiani arrivarono a Samoa nel 1981, su richiesta del Cardinale Pio Taofinu'u “per fare qualcosa per i giovani”. Nel 1989 venne fondato il Don Bosco Technical Centre, per dare una “seconda possibilità” ai ragazzi poveri e svantaggiati, grazie all’insegnamento di un mestiere.

di don Chris Ford, SDB

Più di 25 anni dopo i Salesiani ancora servono i ragazzi, oggi circa 180, che seguono un programma di 4 anni che fornisce loro una formazione tecnica generale e poi la possibilità di specializzarsi in uno dei 5 indirizzi: automobilistico, saldatura, meccanica, falegnameria ed elettromeccanica.

Molti degli allievi non hanno avuto la possibilità di entrare nel sistema scolastico tradizionale e pochi hanno sperimentato il successo nella vita. I programmi in laboratorio e in aula sono integrati con una serie di attività sportive e culturali. Il gruppo di danza è riconosciuto come uno tra i migliori del paese e viene spesso invitato ad esibirsi in occasione di particolari eventi nazionali. Analogamente, l’equipaggio del “fautasi” (barca lunga) è uno dei più riusciti a livello nazionale e ha rappresentato Samoa alla “Giornata della Bandiera” delle isole Samoa Americane.

Samoa è un paese profondamente religioso e quasi esclusivamente cristiano. La fede cristiana è forte ed è un aspetto vitale della cultura samoana. Le preghiere quotidiane sono parte integrante del patrimonio culturale.

I Salesiani utilizzano questo aspetto della cultura per assicurare che la preghiera, la liturgia e la formazione alla fede siano integrati nella vita quotidiana scolastica. Gli studenti ricevono un’educazione religiosa in classe, guidano la preghiera nelle assemblee quotidiane e partecipano alle numerose giornate di ritiro e di riflessione. I giorni di festa sono celebrati con grande gioia ed entusiasmo.

Ciò completa e approfondisce la formazione professionale offerta agli studenti per prepararsi al mondo di lavoro e gli consente di sviluppare conoscenze, abilità e atteggiamenti per essere buoni cristiani e onesti cittadini.

La sfida è fornire ai ragazzi opportunità per approfondire la loro fede in Gesù Cristo e per scoprire la gioia che viene da un incontro con Lui non solo nella preghiera quotidiana e nelle celebrazioni liturgiche, ma anche nel mettere la fede in azione nella vita quotidiana attraverso il servizio ai bisognosi.

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