La mattinata è stata dedicata alla riflessione sulla Misericordia nella vita dei giovani. Nel Forum MGS hanno partecipato i rappresentati dell’Ispettorie salesiane di 41 paesi, che hanno ricevuto il saluto di don Fabio Attard, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile dei Salesiani, e di suor Runita Borja, Consigliera per la Pastorale Giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Dopo la proiezione di un filmato sul legame tra Don Bosco e la Divina Misericordia, sono cominciati i lavori nei gruppi linguistici.
I giovani hanno riflettuto sulle sfide che il mondo pone davanti a loro nel compiere le opere di misericordia e quale bene sperimentano in ciò. Il loro compito è stato anche la formulazione del messaggio del MGS per il mondo, che sarà proclamato domenica prossima e verrà consegnato a Papa Francesco.
La seconda parte della mattinata è stata dedicata al dialogo dei giovani con Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani e Madre Yvonne Reungoat, Madre Generale delle FMA. I giovani dalla Slovenia, Angola, Venezuela e Messico hanno chiesto loro come, in tempi così difficili, pieni di guerre, violenza, in cui viene messa in discussione la visione antropologica cristiana dell’uomo, vivere e condividere la misericordia con gli altri, e quale è la risposta della Congregazione.
Il Rettor Maggiore ha osservato che i giovani degli ambienti salesiani, vivono in pericolo di non poter cambiare qualcosa. La risposta a questo dovrà essere la nostra unità, che è fonte di forza. La Madre Generale ha sottolineato che il nostro compito è guardare le altre persone con empatia, così come ci insegna Papa Francesco e tutta la Chiesa, avendo attenzione all’idea chiara della persona secondo il progetto divino.
A conclusione di questa parte dell’incontro è stata celebrata l’Eucaristia. Nelle parole rivolte all’assemblea, Don Ángel Fernández Artime ha sottolineato che nel contesto delle Beatitudini, il nome di Gesù è Misericordia, e accettare Gesù e riconoscerlo come il Signore della propria vita significa che abbiamo il diritto di vivere con la speranza. Quando leggiamo le Beatitudini la nostra vita può cambiare.
