Brasile – Due nuovi Servi di Dio: don Rodolfo Lunkenbein e Simão Bororo

21 Novembre 2016

(ANS – Campo Grande) – Il 15 novembre 2016, in occasione della Festa ispettoriale della Famiglia Salesiana dell’Ispettoria di Campogrande, Brasile, è stato ufficialmente presentato, a nome del Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, don Pierluigi Cameroni SDB, il Supplex libellus con il quale si chiede al vescovo diocesano di Barra do Garças (Mato Grosso – Brasile), mons. Protógenes Luft, di aprire l’Inchiesta diocesana relativa al martirio di don Rodolfo Lunkenbein, missionario salesiano (1939-1976), e di Simão Cristino Koge Kudugodu, laico (Simão Bororo - 1937-1976).

I riti d’inizio sono stati celebrati nel cortile della missione dove avvenne l’uccisone di don Lunkenbein e di Simão, il 15 luglio 1976. Quindi tutti i presenti processionalmente sono entrati nella chiesa parrocchiale, Sagrado Coração de Jesus. Durante la celebrazione il Vice Postulatore, Padre Paulo Eduardo Jacomo, ha ufficialmente presentato al Vicario Generale della Diocesi di Barra do Garças, Padre José Cândido da Silva, la richiesta di apertura dell’Inchiesta diocesana di martirio.

Alla festa, con l’Ispettore Padre Gildásio Mendes dos Santos e il suo Consiglio, hanno partecipato numerosi Salesiani, con tutti i Direttori delle Comunità, prenovizi e aspiranti, Figlie di Maria Ausiliatrice, Salesiani Cooperatori, membri dell’ADMA e giovani, oltre ad una significativa partecipazione della comunità indigena di etnia Bororo, tra cui diverse persone che conobbero personalmente don Lunkenbein e Simão Bororo.

Rodolfo Lunkenbein nacque il 1° aprile 1939 a Döringstadt in Germania. Fin da adolescente la lettura delle pubblicazioni salesiane destò in lui il desiderio di essere missionario. Fu mandato in Brasile come missionario e fece il tirocinio pratico nella missione di Meruri, dove rimase fino al 1965. Venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1969 in Germania, scegliendo come motto: “sono venuto per servire e dare la vita”. Quindi ritornò a Meruri, accolto con grande affetto dai Bororo, che gli diedero il nome di Koge Ekureu (Pesce dorato). Partecipò nel 1972 alla fondazione del Consiglio Missionario Indigeno (CIMI) e lottò per la difesa delle riserve indigene. Il 15 luglio 1976 venne ucciso nel cortile della missione salesiana.

Simão Bororo, amico di don Lunkenbein, nacque a Meruri il 27 ottobre 1937 e fu battezzato il 7 novembre dello stesso anno. Era membro del gruppo di Bororo che accompagnarono i missionari don Pedro Sbardellotto e il Salesiano coadiutore Jorge Wörz nella prima residenza missionaria tra gli Xavantes, nella missione di Santa Teresina, negli anni 1957-58. Tra il 1962 e il 1964 partecipò alla costruzione delle prime case di mattoni per le famiglie Bororo di Meruri, diventando un muratore esperto e dedicando il resto della sua vita a questo mestiere. Fu mortalmente ferito nel tentativo di difendere la vita di don Lunkenbein il 15 luglio 1976. Prima di morire perdonò ai suoi uccisori.

A conclusione dell’Anno della Misericordia la testimonianza di don Lunkenbein e Simão Bororo è un grande segno per la Chiesa e per la Famiglia Salesiana, che dimostrarono con la vita e con la morte che la giustizia è essenzialmente un abbandonarsi fiducioso alla volontà di Dio e difendere i poveri e gli oppressi.

NOTIZIE CORRELATE

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".