RMG – Un momento di conoscenza, dialogo e presentazione del carisma salesiano: il Rettor Maggiore incontra i giornalisti dei media cattolici

05 Dicembre 2025

(ANS – Roma) – Il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Fabio Attard, ha incontrato nella mattinata di venerdì 5 dicembre 2025 un gruppo di giornalisti e operatori dei media responsabili della comunicazione di congregazioni e istituzioni cattoliche attive a Roma. La visita, organizzata in collaborazione dall’associazione ISCOM, Salesiani e la Pontificia Università Santa Croce, ha permesso a tutti i presenti di conoscere meglio la spiritualità salesiana, la figura di Don Bosco e quella di chi oggi ne è l’XI Successore.

L’appuntamento è stato coordinato da don Sanjay Aind, SDB, allievo presso l’Università di Santa Croce e Viceparroco della Basilica salesiana del Sacro Cuore, e ha visto la partecipazione anche di don Fidel Maria Orendain, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

Don Attard ha iniziato ricordando le sue origini maltesi e il fatto che, pur provenendo da Malta, la sua formazione e il suo servizio si sono svolti soprattutto fuori dal suo Paese – tra Irlanda, Italia e Tunisia. In quest’epoca ha sentito anche l’influsso spirituale di John Henry Newman, che lo ha accompagnato nei suoi primi anni di formazione.

Ha parlato poi del suo periodo formativo dei primi quattro anni vissuti in comunità: un tempo importante, fatto di studio, silenzio, vita domestica condivisa e maturazione spirituale. In quegli anni, ha coltivato una forte esperienza di preghiera e riflessione sul Vangelo, imparando il valore del silenzio e dell’interiorità.

Al tempo stesso, sin dai suoi primi anni, il Rettor Maggiore si è confrontato con la vulnerabilità dei giovani problematici, lavorando a Malta con i ragazzi inviati dai tribunali e dai servizi sociali.

E, ancora, ha ricordato anche quanto fosse significativo, per la sua crescita, leggere lettere, diari e testi della tradizione salesiana, che lo hanno aiutato a comprendere più a fondo lo spirito di Don Bosco.

Parlando della leadership cristiana, ha sottolineato che essa richiede autenticità personale, umiltà, capacità di ascolto e un forte radicamento spirituale. L’esperienza pastorale e i vari servizi che ha svolto – come Direttore, consigliere ispettoriale, Vicario, delegato per la formazione, membro di commissioni economiche e ispettoriali e poi come Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile – gli hanno mostrato quanto sia delicata la responsabilità del governo e quanto sia essenziale il lavoro di squadra, coinvolgendo in particolare anche i laici, sin dalla fase della formazione.

Ha ricordato anche la partecipazione a incontri internazionali, congressi ed esperienze in varie Ispettorie – come a Madrid, e soprattutto in regioni geografiche come l’Africa e l’India, dove ha potuto toccare con mano la vitalità impressionante della Famiglia Salesiana. Ha sottolineato come, in questi contesti, il carisma continui a crescere con grande creatività e profondità.

L’XI Successore di Don Bosco ha poi riflettuto sui profondi cambiamenti culturali e sociali del nostro tempo: globalizzazione, nuovi modelli economici, trasformazioni tecnologiche, secolarizzazione crescente. Ha osservato che molti giovani sono lontani dalle forme tradizionali della religione, ma allo stesso tempo mostrano una ricerca spirituale sorprendentemente viva. Ha citato anche studi sociologici e tendenze culturali che parlano di una spiritualità “diffusa”, più che istituzionale.

Ha fatto riferimento alla sua esperienza in Spagna e all’importanza crescente dei nuovi media, come podcast e comunicazione digitale, che aprono nuove vie all’evangelizzazione. In tutto questo, ha ribadito che Gesù Cristo resta il centro della missione salesiana, e che ogni percorso formativo deve aiutare a far emergere questa centralità.

Parlando della collaborazione inter-ispettoriale, ha evidenziato come oggi molte Ispettorie lavorino insieme, condividendo risorse e percorsi formativi comuni: una naturale evoluzione della missione salesiana nel mondo globalizzato.

Don Attard ha poi affrontato il tema dell’Intelligenza Artificiale, dicendo che la Chiesa e i Salesiani devono comprenderla, discernere bene il suo impatto e accompagnare i giovani in questo nuovo scenario culturale, come incoraggia anche Papa Leone XIV.

Infine, ha concluso affermando che la missione salesiana oggi richiede rinnovata passione, collaborazione, capacità di leggere i segni dei tempi e profonda attenzione alla spiritualità. Solo così il carisma di Don Bosco potrà continuare ad essere vivo, fecondo e incisivo per i giovani del mondo.

Terminato il cordiale colloquio con il Rettor Maggiore, i giornalisti presenti hanno proseguito la mattinata visitando la Basilica del Sacro Cuore, gli spazi della Sede Centrale Salesiana e il nuovo Museo Casa Don Bosco di Roma.

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