A Siviglia c’è un appartamento che accoglie già quattro minori di Guinea Conakry, Guinea Bissau e Siria. A Madrid 10 ragazzi provenienti da Paesi come l’Afghanistan o la Siria andranno a vivere nei due appartamenti donati dalle Figlie della Carità, con cui la Federazione Pinardi condivide un progetto attraverso una delle sue piattaforme sociali, “Lumbre”.
La settimana scorsa è stata accolta con emozione la notizia di chi sarebbe stato il primo ragazzo a vivere in una delle case: "Sappiamo che il suo nome è Mohamad, parla inglese e arabo, e arriva con una borsa con tre magliette dentro in quella che sarà la sua prima casa da due anni”. Il ragazzo conosce già il quartiere e anche tre dei suoi futuri coinquilini. “Ora la sfida è ottenere che in 6 o 12 mesi possano non aver bisogno di noi” racconta con speranza un’educatrice.
“Nella nostra realtà questi due appartamenti d’accoglienza, cui, se Dio vuole, presto se ne aggiungeranno altri, vogliono essere una risposta della Chiesa, piccola, ma piena di speranza, alla chiamata di Papa Francesco ad aprire i nostri cuori e le nostre intenzioni ai rifugiati” ha manifestato l’Ispettore salesiano di Madrid, don Juan Carlos Pérez Godoy.
Il progetto prevede un servizio completo, con équipe di più di sette persone che si occuperanno di tutti gli aspetti del giovane. Ogni casa avrà una piattaforma e una comunità educativa di emergenza per fornire un’assistenza integrale.
Con questo progetto le Piattaforme Sociali Salesiane fanno un ulteriore passo avanti nell’impegno a promuovere l’inclusione integrale dei giovani in situazioni di vulnerabilità, rafforzando il lavoro di intervento svolto dalle entità associate, nonché la generazione di proposte e sinergie per la trasformazione sociale e la lotta contro le disuguaglianze.