Vaticano – La Chiesa per l’Amazzonia, l’Amazzonia per la Chiesa

17 Aprile 2018

(ANS – Città del Vaticano) – Nei giorni 12-13 aprile 2018 si è tenuta la prima Riunione del Consiglio Pre-sinodale dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica, presieduta da Papa Francesco. Ai lavori ha partecipato, in qualità di esperto, anche il salesiano di etnia Tuyuca don Justino Sarmento Rezende, il primo Salesiano indigeno ordinato sacerdote, già 24 anni fa. Tra i membri di nomina pontificia che partecipano al Consiglio figurano, inoltre, i Salesiani mons. Edmundo Ponciano Valenzuela Mellid, arcivescovo di Asunción, in Paraguay, e mons. José Ángel Divassón Cilveti, già Vicario Apostolico di Puerto Ayacucho, in Venezuela. 

Durante le sessioni di lavoro, cui hanno partecipato 18 membri del Consiglio e 13 esperti, è stato esaminato il progetto di Documento Preparatorio per il Sinodo, in programma ad ottobre 2019 sul tema: “Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale”.

Il documento, dopo le opportune proposte di miglioramento, è stato approvato dal Consiglio e pertanto verrà ora trasmesso, insieme ad un questionario, a tutte le Conferenze Episcopali e agli altri organismi coinvolti, per dare avvio alla consultazione pre-sinodale.

“La Chiesa ci sta guardando, è insieme a noi con il cuore e con la mente, ponendo nei popoli dell’Amazzonia la speranza di ricevere contributi importanti, perché la Chiesa sia di volta in volta al tempo stesso più radicata a livello locale e più universale” ha manifestato con soddisfazione don Rezende, a margine dei lavori del Consiglio.

Don Rezende, che ha partecipato alle riunioni in qualità di esperto, è stato anche autore di una delle relazioni presentate al Consiglio, nella giornata di giovedì 12. Oltre a manifestare la propria gioia nel poter incontrare per la prima volta Papa Francesco, in quell’occasione ha espresso il desiderio, a nome dei popoli indigeni, di “rendere grazie per i molti missionari, missionarie, sacerdoti, vescovi che hanno dato la vita per noi, popoli dell’Amazzonia e popoli indigeni. Alcuni sono stati martirizzati per difenderci e molti di loro hanno acquisito il volto indigeno, imparando la cultura, la lingua, le tradizioni e oggi sono sepolti nelle terre di missione. (…) Grazie a questo lavoro missionario sono emersi molti laici impegnati nella Chiesa, catechisti, ministri straordinari, religiosi e sacerdoti. E questo è il volto che dobbiamo offrire come Chiesa”.

Secondo il Salesiano, il Sinodo costituirà “un momento molto importante per mostrare le vie della Chiesa nella nostra regione e proporre nuove strade, tenendo presente la nostra vita cristiana e l’impegno nella difesa della natura, il nostro modo di vivere l'economia, la sostenibilità, la vita pastorale…”.

“Noi, popoli indigeni, evangelizzati ed evangelizzatori, possiamo contribuire all’arricchimento della nostra Chiesa” esprime, infine, don Rezende.

Don Rezende appartiene all’Ispettoria salesiana di Brasile-Manaus, per la quale è stato anche Delegato per le Missioni e la Pastorale Giovanile; attualmente è Segretario Ispettoriale.

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