Italia – Giovani e Salesiani: Don Á.F. Artime incoraggia tutti a guardare al futuro con fiducia e speranza

21 Maggio 2018

(ANS – Novara) – È iniziata venerdì 18 maggio la visita ispettoriale del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, alla Circoscrizione salesiana del Piemonte e Valle d’Aosta (ICP). Dopo l’incontro con il Consiglio Ispettoriale, nella mattinata, dal pomeriggio ha avuto avvio il tour nella terra di Don Bosco. Prima tappa l’Istituto Salesiano “San Lorenzo” di Novara, a motivo del 125º anniversario di quell’opera. 

Il programma ha previsto dapprima l’incontro con i giovani studenti dell’istituto. “Io sono un Salesiano come tutti gli altri, semplicemente più fortunato perché sono chiamato a portare nel mondo, innanzitutto, il saluto di don Bosco – ha sottolineato il X Successore di Don Bosco ai ragazzi –. Incontro numerosi giovani in diverse Nazioni; spesso mi chiedo cosa possano avere di diverso questi giovani e alla fine la risposta è sempre la stessa: il colore della pelle può essere differente, una lingua diversa, ma nel loro cuore abita un desiderio di felicità simile per tutti, quel desiderio di felicità a cui Don Bosco ha provato a dare una risposta”.

Il Rettor Maggiore ha poi proseguito, rispondendo alle domande dei giovani con una testimonianza relativa alla sua vocazione salesiana: come ha conosciuto Don Bosco e come si è appassionato alla Congregazione, maturando così una scelta vocazionale.

In cortile un primo momento è stato caratterizzato dallo scenografico ingresso dall’alto di un quadro commemorativo pensato e preparato appositamente per il 125º anniversario dell’opera di Novara: una tela che è stata digitalmente firmata dal Rettor Maggiore, Don Ángel.

Successivamente, tutti in teatro. Qui Federico Perugini, Assessore alle Politiche Sportive, per la Famiglia e per il Personale della città di Novara, ha dato il suo benvenuto al superiore della Congregazione Salesiana, ricordando che “la comunità salesiana di Novara ha cresciuto i nostri giovani, diventando un punto di riferimento fatto di valori”, e ha poi evidenziato come l’incontro con Don Á.F. Artime sia stata una importante opportunità di dialogo sull’educazione.

Quindi, spazio all’allegria, con una esibizione musicale e teatrale da parte dei gruppi scolastici che si sono cimentati nella trasposizione di una novella del Decameron di Boccaccio: quella di Federigo degli Alberighi, attraverso cui è stato trasmesso il messaggio che è preferibile un uomo senza averi, ma capace di grandi virtù, anziché un uomo ricco, ma privo di doti morale.

Al termine, i giovani del San Lorenzo hanno rivolto al Rettor Maggiore alcune domande riguardanti il tema principale del Sinodo, “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, che li vede protagonisti per una Chiesa nuova e rinnovata. Nell’occasione una giovane liceale gli ha anche chiesto come si fa a superare i momenti bui e ad affrontare le scelte importanti della vita. “Non abbiate paura, trovate qualcuno che crede in voi – ha risposto Don Á.F. Artime –. Noi Salesiani crediamo in voi giovani, nei vostri valori, nella vostra forza, nel vostro coraggio. Le opportunità non stanno alla porta ad aspettarvi, ma voi avete la forza e le capacità di raggiungerle e di prenderle. Abbiate dei sogni, dei sogni forti e dei sogni belli, quelli nessuno potrà mai rubarveli!”.

Il giorno successivo, a Torino, il Rettor Maggiore l’ha iniziato con l’incontro e l’abbraccio ai suoi confratelli. Radunati nel Teatro Grande di Valdocco hanno potuto ascoltare le parole del Successore di Don Bosco e rivolgergli le proprie personali domande e riflessioni.

La prima cosa che voglio dirvi è che abbiamo una Congregazione bellissima. Papa Francesco posso assicurarvi che ha grande rispetto e amore per noi. Giro il mondo e vedo i nostri confratelli nei cinque continenti. Quello che vi posso garantire è che la Congregazione sta vivendo un momento di profonda maturità. Una esperienza eccezionale che conferma quanto vi sto dicendo è stata quella delle Visite d’Insieme: un momento eccezionale di condivisione delle nostre ricchezze e dei legami che ci uniscono.

La realtà che percepisco quotidianamente è quella di una grande speranza, di un desiderio continuo che ci spinge a correre sulla strada che Don Bosco ci ha indicato. Cari confratelli credetemi: abbiamo una Congregazione molto bella e anche molto serena in tutti i sensi. Al di là delle difficoltà delle singole persone.

Quale è quindi il nostro futuro? Cosa ci attende? Quale è lo stato delle nostre vocazioni? Dentro la Chiesa i Salesiani di Don Bosco sono quelli che meno hanno risentito della crisi vocazionale. Se prendiamo realmente sul serio l’importanza del discernimento, dell’accompagnamento spirituale dei giovani e dei confratelli raggiungeremo presto un punto di equilibrio. Il Signore ci parla chiaramente. E ci invita a non far mai prevalere il pessimismo, ma a contribuire con passione e speranza”.

Le foto della Visita sono disponibili all'indirizzo: https://drive.google.com/open?id=1pGnJBoIMp-55fCgS2MW17lu2uCl1wYYn 

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