Guatemala – Dopo il disastro: aiutiamo le persone a ricostruire le loro vite e a progettare il loro futuro

18 Giugno 2018

(ANS – Escuintla) – Il Guatemala continua a tremare. Oggi, 18 giugno, un terremoto di 5,7° di magnitudo ha scosso il Paese, per fortuna senza causare danni, con epicentro proprio nel Dipartimento di Escuintla – lo stesso in cui sorge il vulcano Fuego, che ha eruttato il 3 giungo scorso. Già lo scorso 14 giugno il Guatemala aveva subito un terremoto di magnitudo 6,6°, che aveva causato numerose vittime, colpito migliaia di persone e provocato ingenti danni materiali. Il numero esatto dei morti e dei dispersi attualmente non è noto; tuttavia “le autorità del Guatemala (CONRED, l’ente Coordinatore per la Riduzione dei Disastri) hanno concluso domenica 17 giugno la ricerca dei dispersi nell’area devastata”.

Il Direttore dell’Istituto Nazionale di Scienze Forensi del Guatemala ha illustrato l’ultimo bilancio della catastrofe: oltre 200 persone disperse e quasi 3.000 tra feriti e sfollati. Dopo l’eruzione, le città sono state inghiottite da una cenere densa e pesante.

Secondo la CNN, “gas caldi, rocce e ceneri hanno ucciso dozzine di persone, cancellato i villaggi sulle colline, bloccato le strade e depositato sul terreno sostanze tossiche”.

Si prevede che 1,7 milioni di persone siano state colpite e che 3.265 abbiano perso la casa. I rifugi ospitano circa 1.687 persone. Nei centri di accoglienza è ancora alta l’attenzione e ad oggi sono 17 i centri che funzionano come rifugi per 3.571 persone: 12 a Escuintla (2798 persone); quattro nel Dipartimento di Sacatepéquez (754 persone) e uno in quello di Suchitepéquez (19 persone).

Mons. Víctor Hugo Palma, vescovo di Escuintla, si è mostrato disponibile a fornire sostegno spirituale e aiuto, e ha organizzato le parrocchie come luoghi per la raccolta di cibo e aiuti.

“I Salesiani vivono tra la gente nelle comunità e nei villaggi, così sono sempre pronti a rispondere in caso d’emergenza o di crisi – ha affermato don Mark Hyde, responsabile della Procura Missionaria Salesiana di New Rochelle, Stati Uniti –. Dopo un disastro, continueranno a ricostruire le comunità, aiutando le persone a riedificare le loro strutture fisiche e la loro vita attraverso l’educazione e la formazione”.

I Salesiani lavorano in Guatemala con la gioventù povera e le loro famiglie, i ragazzi di strada e quelli delle comunità indigene e povere, attraverso centri giovanili, orfanotrofi, parrocchie e scuole, istituti tecnici e due università.

InfoANS

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