Sri Lanka – Don Almeida: “Per favore, pregate per noi!”

03 Maggio 2019

(ANS – Dungalpitiya) – Gratitudine per la vicinanza mostrata e le preghiere; fiducia nella guida dell’arcivescovo di Colombo e Presidente della Conferenza Episcopale locale, il card. Malcolm Ranjith; desiderio di tornare il prima possibile alla normalità, nonostante le limitazioni e lo sconforto di una Nazione che sperava di essersi lasciata definitivamente alle spalle la violenza… C’è tutto questo nel nuovo comunicato diffuso ieri, 2 maggio, dal Superiore dei Salesiani nello Sri Lanka, don Joseph Almeida:

Cari amici,

voglio ringraziare tutti quanti voi che vi siete resi vicini in questo momento di tensione. Vi ringrazio per la vostra preoccupazione e le vostre preghiere.

Il card. Malcolm Ranjith è stato eccezionale nella sua guida in questo periodo di prove e tribolazioni. Ha chiesto ai cattolici di mantenere la calma e di non fare ricorso alla violenza per rappresaglia. Ha avviato il dialogo interreligioso. Gli sforzi per soccorrere per le vittime sono stati fortemente ostacolati dalle limitazioni dei movimenti e dalla alte misure di sicurezza attorno ai siti rilevanti, compresi i luoghi che sono stati attaccati. Il permesso di visitare e offrire sostegno pastorale ai sopravvissuti è limitato ad alcuni sacerdoti e suore, alla Croce Rossa e a psichiatri/consulenti abilitati dal Governo.

Il coprifuoco su tutto l’isola è stato abolito, ad eccezione di alcune parti della Provincia Orientale, dove ha sede il gruppo responsabile degli attacchi. Il 30 di aprile il Presidente dello Sri Lanka ha ordinato di togliere il bando all’uso dei social media, invitando l’opinione pubblica “ad un uso responsabile dei social media anche se il divieto è stato revocato, data la situazione che prevale nel Paese”.

La vita sta gradualmente tornando alla normalità, nonostante la possibilità di ulteriori attentati. I cittadini dello Sri Lanka stanno tornando al lavoro e riportando un po' di normalità nella loro routine quotidiana. Le forze di sicurezza, attraverso i poteri loro affidati per ricercare, trattenere e interrogare nel periodo dei Regolamenti d’Emergenza, hanno adottato misure per rafforzare la sicurezza in tutta l’isola, mentre la quotidianità è ormai prossima al pieno ripristino. Eppure, tutti i cittadini, ancora provati dalla paura e dal panico causati dagli attacchi a sorpresa, non possono fare a meno di restare vigili contro qualsiasi attacco futuro. Il governo ha deciso di adottare misure di sicurezza rafforzate in tutti i luoghi di culto, scuole, hotel turistici, ospedali e ambasciate, e di garantire la sicurezza di tutte le autorità religiose cattoliche e delle principali sedi governative.

Molti Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia, hanno imposto il divieto di raggiungere lo Sri Lanka, tranne che per viaggi essenziali, dato che i servizi di intelligence indicano il rischio di una nuova ondata di attacchi. Gli Stati Uniti hanno ordinato l’evacuazione di tutti i bambini in età scolare [figli] dei dipendenti del governo degli Stati Uniti e hanno emesso un’allerta di livello 3 sui viaggi dei cittadini americani in Sri Lanka.

L’arcivescovo di Colombo ha cancellato tutte le funzioni religiose fino a nuovo avviso, a causa della minaccia di ulteriori attacchi.

Speriamo tutti che la situazione torni presto alla normalità e che il popolo dello Sri Lanka sia in grado di rimettersi in piedi dopo gli attacchi terroristici. Per favore, pregate per noi!

Vi ringrazio e vi auguro ogni benedizione di Dio.

Sinceramente vostro,

don Joseph Almeida, SDB,

Superiore della Visitatoria dello Sri Lanka

InfoANS

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