Italia – Cordoglio per la morte di Madre Antonia Colombo, FMA

02 Luglio 2019

(ANS – Roma) – Madre Antonia Colombo, delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), che ha guidato l’Istituto FMA come Superiora Generale per 12 anni (1996-2008), è venuta a mancare nella serata di ieri, 1° luglio, a Varese, presso la casa “Maria Ausiliatrice” di Sant’Ambrogio Olona. Il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, con tutto il Consiglio Generale e a nome della Congregazione Salesiana tutta, porge le sue più sentite condoglianze all’Istituto FMA per la morte di Madre Antonia, in unione di preghiera e di speranza nella Risurrezione.

Madre Antonia Colombo era nata in Italia, a Lecco, il 12 aprile 1935. Emise la Prima Professione nel 1959, a Contra di Missaglia (CO) e nello stesso anno conseguì la laurea in Giurisprudenza presso l’Università Cattolica “Sacro Cuore” di Milano, con l’obiettivo di “aiutare le persone più povere a difendere i loro diritti di persone umane”. Successivamente, si licenzierà anche in Psicologia Applicata all’Università Cattolica di Lovanio (Belgio).

Dal 1966 al 1989 visse nella comunità della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” ricoprendo incarichi di docenza e altre responsabilità a livello religioso e accademico. Fu Preside della stessa Facoltà dal 1983 al 1989, impegnandosi a dare un grande impulso alla Facoltà e aprendola sempre più alla realizzazione della sua missione specifica nella Chiesa e nell’Istituto.

Nel 1989 viene nominata Superiora dell’Ispettoria “Suor Teresa Valsé Pantellini” con sede a Taranto. Un anno dopo, durante il Capitolo generale XIX, venne eletta Consigliera Visitatrice e, nel 1996 al Capitolo Generale XX, venne eletta, al primo scrutinio, Madre Generale – incarico al quale verrà confermata il 24 ottobre 2002, durante il Capitolo Generale XXI. 

Nei suoi 12 anni alla guida dell’Istituto migliaia sono stati i chilometri da lei percorsi nei suoi viaggi nei vari continenti e si impegnò grandemente a realizzare, unitamente al suo Consiglio, “la profezia dell’insieme”. 

Nel suo magistero, con limpidezza e “parresia” evangelica, sottolineò particolarmente la cultura della vita e la promozione della giovane donna nella sua dignità. Nell’animazione seppe favorire l’impegno per una cittadinanza attiva e promosse una modalità circolare di animazione, come condizione per valorizzare le risorse di ogni persona e come testimonianza di comunione.

Incoraggiò le comunità educanti ad essere laboratori di vita e di reciprocità attraverso le relazioni educative. Sostenne l’importanza di educare al valore della solidarietà per contribuire a costruire una convivenza umana nel segno della civiltà dell’amore e della pace radicata nei valori del Vangelo.

Ha testimoniato la radicalità della sequela di Gesù centro della sua vita.

La particolare sensibilità per le problematiche femminili la portò a promuovere coraggiosamente numerose iniziative, a specializzare le sue pubblicazioni, a intessere relazioni di studio e di amicizia con persone religiose e laiche interessate alla donna e specificamente alla sua educazione, oltre che ad accogliere le esortazioni della Chiesa e del Papa sulla questione femminile.

Uno tra i terreni più fecondi di questa riflessione è il dialogo condiviso con le esponenti del CIF (Centro Italiano Femminile) “Progetto Donna”, il movimento femminista cattolico.

La comune passione per la storia fece inoltre da sottofondo al rapporto con Tina Anselmi, una tra le maggiori esponenti della Resistenza italiana e tra le prime donne a sedere in Parlamento. Amicizie e collaborazioni, ad ogni modo, seppe instaurarle in tutto il mondo, sempre alla ricerca di aiutanti nell’affermare e valorizzare la dignità della donna e nel sostenere la missione educativa ed evangelizzatrice propria dell’Istituto FMA.

Nel 2001, partecipò come uditrice alla 10ª Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, dove poté riconfermare il suo amore alla Chiesa. 

Terminato nel 2008 il suo servizio a livello centrale dell’Istituto, negli anni successivi, pur tra diversi e ricorrenti problemi di salute, collaborava nella revisione dei profili biografici delle consorelle defunte, si dedicava volentieri alla lettura e intensificava la preghiera.

“Umanizzare la cultura e le relazioni alla luce del messaggio di Gesù e del carisma salesiano non è stato uno slogan per Madre Antonia, ma un preciso impegno che identifica la sua missione di Madre e di guida formativa…” ha scritto su di lei oggi Madre Yvonne Reungoat, che le è succeduta alla guida dell’Istituto.

Il funerale verrà celebrato il 3 luglio alle ore 12:00 a Milano, presso la parrocchia salesiana “Sant’Agostino”. La salma verrà tumulata nel cimitero di Nizza Monferrato. 

InfoANS

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