Spagna – Inizia il Volontariato Internazionale: “Sono loro che ti accolgono”

11 Luglio 2019

(ANS – Barcellona) – L’esperienza del volontariato lascia un segno profondo nella vita di molti giovani. Alcuni decidono poi di donarsi come sacerdoti o religiosi/e, visto l’immenso lavoro che deve essere fatto a vantaggio dei più poveri; altri cambiano il loro modo di vivere e la loro visione del mondo; in tutti i casi, non c’è dubbio che l’esperienza del volontariato cambi radicalmente la vita. Durante questo mese di luglio numerosi volontari delle ONG salesiane spagnole “Solidaridad Don Bosco”, “VOLS” e “Jóvenes y Desarrollo” hanno iniziato il loro cammino per vivere un’esperienza di solidarietà e di apprendimento in diverse parti del mondo.

“Il volontariato come espressione operativa di un atteggiamento interiore di servizio e solidarietà”, spiega il documento della Congregazione Salesiana dedicato a tale dimensione. Va notato, però, che “il servizio volontario salesiano non si limita ai giovani cristiani praticanti, ma è rivolto a tutte le persone di buona volontà, sia ai cristiani battezzati non praticanti, sia a quelli di altre religioni che, in uno spirito di apertura verso persone e culture, vogliono creare un mondo nuovo attraverso l’azione sociale, condividendo l’ideale salesiano e il suo metodo”.

I salesiani di Spagna hanno dato vita al Volontariato Salesiano e in questi mesi estivi sono molti i giovani in partenza per diverse parti del mondo. Miguel Peinado è stato il primo a partire, da Barcellona per Lungi, Sierra Leone, il 21 giugno.

“Se avevo qualche dubbio al mio arrivo in Sierra Leone – racconta oggi Miguel – è svanito il giorno dopo, quando ho lasciato la mia camera e don Larry mi ha accolto con un abbraccio, preambolo all’amorevole accoglienza che il resto della comunità mi avrebbe offerto. E gli ultimi strascichi del timore non riuscire ad adattarmi ai bambini si sono dissolte il pomeriggio del primo giorno, quando siamo andati con Mar e Alberto all’oratorio, e ad ogni passo venivamo raggiunti da un nuovo gruppo di bambini che ci prendevano direttamente per mano e ci chiedevano di continuo in lingua krio: “O'poto, udat na yu padi” (Uomo bianco, chi è tuo amico?). È impossibile non sentirsi bene perché sono loro che ti danno il benvenuto”.

Sabato 29 giugno un totale di 8 giovani e 3 accompagnatori sono partiti da Barcellona, Valencia e Siviglia per vivere l’esperienza del “Campo di Lavoro” a Tangeri, in Marocco, nella “Casa Lerchundi”. Tra di essi c’è Anna Puigbó, che prima di partire ha affermato: “Non vedo l'ora di conoscere la nuova realtà, viverla pienamente e in profondità, conoscere persone, scoprire cose e crescere come persona”.

Nelle prossime settimane altri giovani viaggeranno come volontari in Guinea Conakry, Perù e Cambogia.

“Il servizio dei volontari raggiunge la sua pienezza quando la loro azione è esplicitamente motivata e ispirata dalla scelta cristiana e dalla testimonianza della carità” ribadisce il documento salesiano sul volontariato.

InfoANS

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