RMG – DON BOSCO SOLIDARITY VS COVID-19: l’articolata e strutturata rete salesiana che permette il successo delle iniziative d’emergenza
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28 Aprile 2020

(ANS – Roma) – C’è un’ammirazione diffusa per la mobilitazione massiccia e la pronta reazione con cui la Famiglia Salesiana si è mossa per aiutare le comunità colpite da Covid-19. I membri della Famiglia Salesiana stanno aiutando ad affrontare le conseguenze negative del confinamento oggi in atto in quasi tutti i Paesi del mondo. Ma c’è un altro lato della storia che spesso passa inosservato. A volte si dà per scontato che i salesiani abbiano un’enorme scorta di risorse a disposizione che, con uno schiocco di dita, possono adoperare per aiutare le persone in difficoltà. Niente di più lontano dalla realtà.

Inizia a spiegare don George Menamparampil, Coordinatore della Congregazione per gli Interventi di Emergenza: “Una volta i salesiani che lasciavano la loro patria per andare come missionari nei Paesi meno sviluppati, si mantenevano in contatto con i loro familiari e amici. Scrivevano alla gente della loro parrocchia in patria, ai loro ex compagni di classe, alla gente del loro villaggio e ai loro amici personali. Questi missionari informavano i loro amici di ciò che stavano facendo nei loro Paesi d’adozione e delle necessità della popolazione locale. Molte persone di buona volontà rispondevano con piccole donazioni. Anche se l’importo offerto da ogni benefattore era piccolo, il numero di tali donatori era grande; quindi, questi salesiani potevano offrire molti servizi caritatevoli nelle loro nuove comunità”.

In seguito, varie Ispettorie salesiane, del mondo più sviluppato hanno avviato uffici appositi per la raccolta fondi, predisponendo servizi più professionali e meglio strutturati e un uso di questi fondi più organizzato e trasparente.

“In tempi più recenti – prosegue don Menamparampil - la Congregazione ha promosso l’idea di una maggiore auto-sostenibilità di ognuna delle sue 90 Ispettorie nel mondo. Ha lavorato in modo proattivo per rafforzare le competenze del personale degli Uffici di Pianificazione e Sviluppo (PDO, in inglese) in ogni Ispettoria, e per offrire nel miglior modo possibile le proprie competenze, denaro e risorse ha lavorato in diversi ambiti: maggior cura nell’amministrazione dell’Ispettoria e delle singole istituzioni, creatività e innovazione nella riduzione dei costi, migliore utilizzo delle risorse già esistenti, accesso ai fondi pubblici, realizzazione di intese e accordi con aziende locali e multinazionali, inviti a collaborare nel proprio Paese...”. Non a caso alla conferenza degli uffici di raccolta fondi tenutasi a Roma nel gennaio 2019 parteciparono 89 persone, in rappresentanza di 54 Ispettorie salesiane e 45 Paesi.

Allo scoppio della pandemia di Covid-19, tutti questi sforzi stanno mostrando i loro frutti. Le collaborazioni avviate con le strutture governative dei vari Paesi, le aziende, associazioni e altre organizzazioni comunitarie, insieme ai rapporti intessuti con singoli individui, hanno permesso alla Famiglia Salesiana di rispondere immediatamente ai bisogni irrinunciabili delle persone più vulnerabili e più prossime alle realtà salesiane.

In numerosi Paesi sono state le autorità governative che, colpite dalla struttura organizzativa e dalla profondità dell’impegno salesiano, hanno sollecitato la loro collaborazione, chiedendo di poter utilizzare le loro risorse ed esperienza per raggiungere le persone più vulnerabili. E al contempo numerose associazioni, organizzazioni, diocesi e congregazioni religiose, insieme a privati cittadini, fanno le loro donazioni e sostengono le iniziative della Famiglia Salesiana, vedendo la trasparenza della gestione economica e l’efficace e immediatamente riscontrabile destinazione delle risorse. 

Conclude, pertanto, don Menamparampil: “C’è un pacifico esercito nella Famiglia Salesiana che opera in prima linea in questa lotta contro Covid-19 e le sue conseguenze. E c’è un esercito quasi altrettanto grande sullo sfondo, che sostiene le prime linee aiutandole a soddisfare il fabbisogno di risorse che talvolta può scarseggiare a livello locale. Infatti ora stiamo cercando di espandere entrambi i nostri fronti - quello della prima linea e quello delle linee di rifornimento”.

Se desideri essere parte di tutto questo, contatta l’istituzione salesiana più vicina a te nel tuo Paese, oppure scrivi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

InfoANS

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